Tutte le scadenze fiscali del 2017

Le novità sugli adempimenti Iva, l’addio a Equitalia e al tax day, le nuove date per gli acconti di Imu, Tasi, Irpef, Ires e Irap. Questi i principali cambiamenti che riguardano le scadenze fiscali del 2017 contenute in un elenco, organizzato mese per mese, curato dal portale ‘La Legge Per Tutti’.

Le scadenze fiscali di gennaio 2017

Tanto per cominciare bene l’anno, nel mese di gennaio medici chirurghi, odontoiatri e le strutture sanitarie che ormai comprendono quelle autorizzate devono inviare i dati al sistema TS – Tessera Sanitaria. In sostanza, devono recapitare le spese sanitarie corrisposte dai cittadini in modo tale da permettere all’Agenzia delle Entrate di preparare il modello 730 precompilato. Sempre ché i contribuenti che abbiano almeno 16 anni abbiano deciso di rendere disponibili questi dati per il recupero di una parte della spesa.

Le scadenze fiscali di febbraio 2017

E’ il mese più corto dell’anno, quindi la scadenza (doppia, peraltro) arriva prima.

Entro il 28 bisogna presentare la dichiarazione Iva annuale che riguarda il periodo d’imposta 2016. E’ una delle novità fiscali del 2017 in quanto, per la prima volta, è staccata dalla dichiarazione dei redditi modello Unico e presentabile solo in forma unificata. Sarà un caso isolato perché, nel 2018, la scadenza slitterà al 30 aprile.

Il 28 febbraio, inoltre, sarà l’ultimo giorno utile per ricevere dalla defunta Equitalia i carichi affidati entro il 31 dicembre 2016 al nuovo ente di riscossione. I cittadini avranno tempo fino al 31 marzo per valutare se presentare domanda di adesione agevolata.

Le scadenze fiscali di marzo 2017

Il cambio di stagione porta una specie di solstizio fiscale, in cui aumentano le scadenze.

Il 7 marzo scade il termine per la presentazione della certificazione unica ex Cud. In pratica, i datori o committenti di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta, devono inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le certificazioni uniche dei redditi da lavoro dipendente e da pensioni che interessano l’Agenzia per elaborare il modello 730 precompilato. Per i lavoratori autonomi non interessati dal 730, la certificazione unica può essere inviata entro il 31 luglio.

Gli stessi sostituti d’imposta dovranno consegnare ai dipendenti o collaboratori entro il 31 marzo la certificazione dei redditi o dei compensi corrisposti durante il 2016.

Il 16 marzo scade il pagamento del saldo annuale IVA. E’, comunque, possibile posticiparlo al 30 giugno. Ma si sappia che si pagherà una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese.

Come accennato nel mese di febbraio, a marzo c’è ancora il fantasma di Equitalia. Entro il 31 occorre presentare la domanda di rottamazione delle cartelle di pagamento tramite modulo DA1.

Le scadenze fiscali di aprile 2017

Per il Fisco, aprile fa rima con Iva. In questo mese deve essere comunicato lo spesometro annuale relativo al periodo d’imposta 2016 con queste scadenze:

  • entro il 10 aprile per i contribuenti Iva mensili;
  • entro il 20 aprile per i contribuenti Iva trimestrali.

Da metà mese, inoltre, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti le dichiarazioni dei redditi modello 730 e modello Unico precompilati.

Le scadenze fiscali di maggio 2017

Nel mese dei fiori, sbocciano i nuovi adempimenti Iva introdotti dalla legge [1]. Entro il 31 maggio, si deve inviare la comunicazione liquidazioni IVA del primo trimestre 2017. E’ solo un assaggio dello spesometro trimestrale, dato che i primi due trimestri dell’anno devono essere comunicati insieme entro luglio.

Entro la fine del mese, inoltre, chi ha presentato domanda di adesione agevolata per la rottamazione delle cartelle Equitalia riceverà gli opportuni conteggi con gli importi delle rate da versare.

Le scadenze fiscali di giugno 2017

Addio alla primavera e addio al tax day. Le scadenze fiscali di giugno 2017 dividono in due il mese. Entro il 16 giugno si devono pagare Imu e Tasi, cioè le tasse sulla casa di proprietà. Entro il 30, invece, devono essere versati Irpef, Ires e Irap come da dichiarazione dei redditi modello Unico.

Le scadenze fiscali di luglio 2017

Prima di andare al mare, ricordatevi di rispettare le scadenze fiscali di luglio, per evitare di trovarvi sotto l’ombrellone il Fisco anziché l’uomo in canottiera col secchio in mano che vende il cocco bello cocco fresco.

Già il 7 luglio devono essere inviati da Caf e intermediari almeno l’80% dei modelli 730 precompilati dei propri clienti. Se questo vincolo verrà rispettato, sarà possibile inviare il resto dei modelli lunedì 24 luglio.

Si torna a parlare di Iva: entro la fine del mese di luglio si deve inviare la comunicazione polivalente con fatture emesse e ricevute nei primi sei mesi dell’anno. E’ una deroga che riguarda lo spesometro semestrale valida solo per quest’anno.

Infine, vanno inviate telematicamente le certificazioni uniche dei lavoratori autonomi non interessati alla compilazione del modello 730 precompilato.

Le scadenze fiscali di agosto 2017

Tutti al mare o in montagna. Fisco compreso.

Le scadenze fiscali di settembre 2017

Ripresa soft dalle ferie: le scadenze fiscali di settembre si limitano, in linea di massima, alle comunicazioni delle liquidazioni Iva che riguardano il secondo trimestre dell’anno.

Le scadenze fiscali di ottobre 2017

Anche a ottobre c’è soltanto una scadenza importante da segnalare, quella che riguarda l’invio telematico della dichiarazione dei redditi. Perché a ottobre? Perché il 30 settembre (data in dovrebbe essere trasmessa) è un sabato. Di conseguenza, la scadenza slitta al lunedì successivo. Che è già ottobre, appunto.

Le scadenze fiscali di novembre 2017

Le scadenze fiscali di novembre si limitano al secondo acconto di imposte e contributi: Irpef, Ires, Irap, Inps, e via pagando entro la fine del mese.

Le scadenze fiscali di dicembre 2017

Grazie al cielo c’è la tredicesima che, oltre ai regali di Natale, aiuta a pagare le ultime scadenze fiscali dell’anno: il saldo dell’Imu e della Tasi (entro il 16 dicembre) e l’acconto Iva del 2017. Quando? Entro il 27. Così, per digerire i due giorni precedenti a tavola. D’altra parte, si sa: dopo aver mangiato tanto, l’amaro fa bene. O no?

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!