Record di richieste nel 2016 per i prestiti finalizzati all’auto

Nel 2016 il numero di interrogazioni relative alle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di auto ha fatto segnare un eloquente +14,3% rispetto all’anno precedente. Il 2016 si conferma, così, un altro importante anno per il comparto, in linea con la decisa crescita delle immatricolazioni. Determinanti sono stati il miglioramento delle condizioni congiunturali che hanno stimolato la propensione all’acquisto da parte delle famiglie, le numerose campagne a tassi promozionali delle case automobilistiche e delle loro reti sul territorio nonché la proposizione di prodotti ad elevata flessibilità o abbinati a servizi accessori.

Questo quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF che rileva con cadenza mensile l’andamento delle richieste di prestiti (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) fatte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF –  che raccoglie i dati relativi ad oltre 80 milioni di posizioni creditizie. Per altro, come ben evidenziato dalla tabella che segue, la dinamica in atto conferma una crescita sistematica anche rispetto agli anni precedenti.

L’importo medio
Anche relativamente al valore dei prestiti richiesti i segnali che arrivano dal mercato sono confortanti, con l’importo medio che a dicembre 2016 si è attestato a 14.378 Euro, +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. In generale nel corso del 2016 si è assistito ad un recupero dell’importo medio richiesto, che negli ultimi mesi dell’anno si è riportato sopra i 14.000 Euro, valore che si registrava negli anni del biennio 2007-2008, prima cioè che gli italiani rivedessero al ribasso le loro scelte di indebitamento a causa della congiuntura economica negativa.

La distribuzione delle richieste per fasce di età
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di età del richiedente, nel 2016 la classe in cui si è concentrata la maggior parte delle richieste di prestiti auto si è confermata essere quella compresa tra i 45 e i 54 anni, con il 26,9% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 22,1%. Rispetto a quanto registrato nel 2015, cresce dell’incidenza degli scaglioni di età più elevate e, nello specifico, le classi di età superiore ai 55 anni nel loro aggregato, aumentano di 1,4 punti percentuali.

“In questo contesto positivo gli operatori del credito, e in particolare le società captive, sono chiamati a prestare attenzione nel comporre l’offerta giusta utilizzando al meglio le informazioni su territorio e clientela, massimizzando le opportunità dei canali digitali e delle nuove tecnologie per costruire la miglior customer experience possibile”, commenta Elisabetta Pancaldi, Channel Director di CRIF. “Al contempo, non dovranno però tralasciare di ponderare adeguatamente i rischi delle loro azioni commerciali adottando adeguati strumenti per valutare la sostenibilità dell’operazione ed evitare frodi, fenomeni che possono significare rate non pagate o insolvenza più gravi”.

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