Lavoro, il 70% dei giovani resta a casa da genitori

La mancanza di prospettive lavorative mette un freno ai giovani, che per questo motivo restano a casa dei genitori. È quanto emerge da un’indagine Rapporto Giovani 2017 (RG2017) dell’Istituto Toniolo in un campione di oltre seimila persone tra i 18 e 32 anni, realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo. Lo studio mostra come il lavoro e la situazione economica generale rappresentino per oltre il 70% dei giovani italiani elementi che hanno pesato abbastanza o molto, nell’ultimo anno, nell’impedire l’uscita dalla casa dei genitori.

La categoria più penalizzata risulta quella dei Neet, i giovani inattivi che non studiano e non hanno un impiego, per la quale lavoro e congiuntura economica sono stati ostacoli rilevanti in più dell’80% dei casi (83% per il lavoro, 84,6% per la situazione economica). Da segnalare il caso dei lavoratori con contratto a tempo determinato, il 79,4% dei giovani occupati con questi contratti, percepisce la propria condizione occupazionale come un motivo rilevante nel ritardare l’uscita dalla casa dei genitori (contro il 70,1% dei lavoratori a tempo indeterminato). Tale categoria sembra essere anche la più penalizzata (assieme ai Neet) relativamente alla situazione economica: l’81% la ritiene una causa rilevante nel vanificare le proprie aspirazioni di autonomia.

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