La Consob a gamba tesa sul bail-in

Il bail-in non va bene e deve essere cambiato. È questo uno dei messaggi lanciati dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel suo ultimo discorso al mercato finanziario. “In assenza di un’adeguata fase di transizione si è rivelato uno shock normativo”, ha sottolineato infatti Vegas, “che ha contribuito a minare la fiducia nel sistema bancario e ha anche ridotto, fin quasi ad azzerarlo, lo spazio di manovra della vigilanza preventiva”. E ancora: “le modalità concrete di attuazione del bail-in hanno introdotto elementi fortemente distorsivi. In particolare, si è rivelata infelice e poco ponderata la scelta di adottare la nuova disciplina con effetto retroattivo”.

E Vegas auspica un cambiamento della normativa: “andrebbe riconsiderato anche il coinvolgimento degli obbligazionisti, per esempio introducendo una norma di salvaguardia a 100.000 euro, analoga a quella prevista per i correntisti. Alla prova dei fatti, l’idea di circoscrivere ai soli investitori di una banca i costi di salvataggio si sta mostrando illusoria. La gestione delle crisi bancarie può richiedere interventi tempestivi, talvolta fulminei, incompatibili con i meccanismi decisionali sull’asse Francoforte-Bruxelles”.

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