Rivoluzione: gli alimenti ai divorziati solo se ne hanno realmente bisogno
Secondo Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, intervistato dal ilfattoquotidiano.it si tratta di un cambiamento storico: “E’ una sentenza”, si legge in una nota, “che rivoluziona il diritto di famiglia in tema di riconoscimento dell’assegno divorzile e dei criteri per la sua quantificazione. L’assegno divorzile potrà essere riconosciuto soltanto se chi lo richiede dimostri di non poter procurarsi i mezzi economici sufficienti al proprio mantenimento. Viene spazzato via un principio sancito nel 1970 dalla legge 898 che ha introdotto il divorzio in Italia. Si tratta quindi di un terremoto giurisprudenziale in linea con gli orientamenti degli altri Paesi europei nei quali l’assegno divorzile dipende essenzialmente dai patti prematrimoniali”.
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