Partite Iva, occhio alle more

Autorizzata l’applicazione del tasso di interesse dell’8% a tutti i lavoratori autonomi. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il disegno di legge sui lavoratori autonomi, ha chiarito che le disposizioni relative agli interessi di mora, contenuto nel decreto legislativo 9 Ottobre 2002 n.231, si applicheranno, in quanto compatibili, anche alle transizioni commerciali tra lavoratori autonomi e amministrazioni pubbliche o tra lavoratori autonomi, fatta salva l’applicazione di disposizioni più favorevoli.

Con la nuova legge, non sarà necessario essere un professionista iscritto a un albo o a una Cassa di previdenza “speciale” per aver diritto alla tutela rafforzata in caso di mancato pagamento di una fattura. Il nuovo decreto legge, infatti, si applica a tutti i titolari di partita Iva che non siano imprenditori e che, quindi, svolgono un’attività di lavoro autonomo.

Dal momento in cui non si paga un debito alla scadenza concordata in contratto, il creditore è libero di richiedere, da quel giorno, oltre alla somma inizialmente pattuita, anche gli interessi calcolati sulla prima.

La riforma chiarisce inoltre che qualora le parti non individuino un termine, gli interessi moratori decorrono, per legge, dopo 30 giorni dalla data:

  • di ricevimento della fattura o di una richiesta di pagamento di contenuto equivalente;
  • di ricevimento delle merci o dalla data di prestazione dei servizi, quando non è certa la data di ricevimento della fattura o della richiesta equivalente di pagamento;
  • dell’accettazione o della verifica eventualmente previste dalla legge o dal contratto ai fini dell’accertamento della conformità della merce o dei servizi alle previsioni contrattuali, qualora il debitore riceva la fattura o la richiesta equivalente di pagamento in epoca non successiva a tale data.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!