Imu e Tasi, come deve pagare chi risiede all’estero

L’Imu e la Tasi 2017 colpiscono anche i cittadini italiani che risiedono all’estero. Ad essere esenti sono solo gli immobili che vengono considerati abitazione principale secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale.

Dal 2015 per gli Aire l’immobile in Italia si può considerare abitazione principale solo se si è pensionati nello Stato estero di residenza e con pensione rilasciata dallo stesso Stato estero. Vediamo infatti la legge di riferimento, la numero 23/05/2014 n° 80, “a partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”.

Se si è pensionati in Italia, ma si risiede all’estero, non è possibile considerare l’immobile come abitazione principale. Qualunque immobile posseduto in Italia (abitativo o non abitativo) è di fatto un normale immobile soggetto ad aliquota ordinaria deliberata dal Comune in cui l’immobile è ubicato.

Ma come deve essere effettuato il pagamento? Il versamento dell’imposta va effettuato con Bonifico Bancario al Comune dove sono ubicati gli immobili. Le coordinate devono essere chieste all’ufficio comunale di competenza.

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