Pensione, ecco le scadenze per l’Ape social

Al via le domande per il pensionamento anticipato. I criteri di assegnazione riguardano persone disoccupate e disabili con almeno 63 anni e con ammortizzatori sociali esauriti e anche lavoratori precoci con almeno 41 anni di contributi. La platea potenziale per il 2017 è di 60mila persone (35mila per l’Ape social e 25mila per i precoci), mentre altri 45mila potrebbero avere i requisiti nel 2018 (20mila Ape social e 25mila precoci).

La scadenza del 15 luglio serve per avere una risposta dall’Inps entro il 15 ottobre. In caso di risorse insufficienti avranno la priorità coloro che sono più vicini all’età per la pensione di vecchiaia. L’anticipo spetta ai lavoratori pubblici e privati con almeno 63 anni di età purché siano disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi; soggetti che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%; dipendenti che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso (tra i quali operai edili, operatori ecologici, facchini, insegnanti di scuola dell’infanzia, infermieri organizzati su turni ecc). I sei anni si possono calcolare nell’ambito degli ultimi sette.

I lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno lavorato almeno un anno prima dei 19 anni, potranno andare in pensione con 41 anni di contributi. Il requisito in futuro (nel 2019) sarà adeguato alla speranza di vita. Potranno fare richiesta i lavoratori precoci disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi, invalidi con un grado di almeno il 74% o coloro che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un’attività gravosa.

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