Mutui: variabile al minimo storico, ma agli italiani non interessa

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sul mercato dei mutui elaborato da MutuiOnline.it, il tasso variabile ha raggiunto il minimo storico (1,06%), ma gli italiani preferiscono il fisso. Nel 2017 il tasso medio fisso per i mutui a 20 e 30 anni si è attestato al 2,35% in lieve risalita rispetto al 2016 (2,30%). Il tasso medio variabile (1,06%) tocca invece i minimi storici dal 2006. Nonostante tutto nel corso del 2017 l’86,5% degli italiani ha preferito il fisso e solo il 12,6% ha optato per il variabile (in calo rispetto al 2016, quando il 22,1% dei mutui erogati era a tasso variabile).

Tra le principali evidenze emerse dalle rilevazioni trimestrali (focus 2013-2017) è emerso che la surroga si conferma la tipologia di mutuo maggiormente erogata (50,6%) in live flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 (53,2%). Sul fronte dei tassi, il fisso con l’86,6% delle sottoscrizioni continua a essere la tipologia di mutuo maggiormente erogata, mentre il variabile si attesta all’12,4%, il minimo registrato dal primo trimestre 2013. Per quanto riguarda la durata, invece, la maggioranza dei mutui erogati ha una durata di 20 anni (31,6%) e un importo medio pari a 124.676 euro.

Il 37,6% dei mutui è stato erogato per una classe di importo compresa tra i 50.001 e 100.000 euro. Per quanto riguarda le classi di età, infine, il 47,2% dei finanziamenti è stato erogato ai cittadini con età compresa tra i 36 e i 45 anni e il 37,3% per una classe di reddito tra i 1.501 e 2.000 euro.

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