Colpa – si fa per dire – del recentissimo Ddl Concorrenza. Come spiega il Corriere della Sera in edicola oggi, il provvedimento approvato pochi giorni fa prevede infatti che ci sia tempo fino al prossimo febbraio per il via ufficiale a tale iniziativa, spostando di fatto il termine inizialmente previsto a carico di Banca d’Italia per la dettatura delle nuove regole (14 agosto 2017).
I risparmiatori italiani restano così con un pugno di mosche in mano. Perché privi anche dello strumento inizialmente messo in pista dall’Abi, il sito comparaconti.it, sospeso dalla direttiva europea dei pagamenti che richiede omogeneità di riferimenti per tutti i siti di confronto in Europa.
Quasi una beffa, perché proprio con comparaconti.it l’Italia è stato il primo paese europeo a dotarsi su base volontaria di un motore di ricerca sui conti correnti.