Prestiti, tutto quello che c’è da sapere per chiederli senza sbagliare

L’offerta di prestiti personali è enorme ma trovarne uno che non nasconda insidie – dai tassi di interessi alle brutte sorprese nascoste nei contratti – non è semplice. Proprio per questo Altroconsumo ha costruito una mini guida utile per chi è alla ricerca di un prestito, con qualche utile consiglio per imparare a vederci più chiaro e sapersi muovere tra tassi, documenti e informazioni varie.

Taeg e Tan
Il Taeg, si legge sul sito della Banca d’Italia, rappresenta lo strumento principale di trasparenza nei contratti di credito al consumo. E’ un indice armonizzato a livello comunitario che nelle operazioni di credito al consumo rappresenta il costo totale del credito a carico del consumatore, comprensivo degli interessi e di tutti gli altri oneri da sostenere per l’utilizzazione del credito stesso. Il Tan invece indica il tasso d’interesse (ossia il prezzo), in percentuale e su base annua, richiesto da un creditore sull’erogazione di un finanziamento. A differenza del Taeg non esprime il costo complessivo del finanziamento che può essere anche molto più alto (ad esempio, per spese, oneri e commissioni accessorie). Pertanto un prestito con Tan pari a zero, sottolinea Bankitalia, potrebbe avere un Taeg ben maggiore di zero. È proprio il valore complessivo del Taeg quindi che dovrà guidare la scelta del prestito e e si dovrà tenere presente altre condizioni in riferimento a questo tasso. Se si sceglie di non affidarsi alla propria banca e chiedere il prestito ad altre banche che erogano i prestiti solo ai loro clienti, verrà chiesto di aprire un conto presso di loro. E’ importante tenere presente che il costo del conto corrente e l’imposta di bollo devono, per legge, essere incluse nel Taeg. Mai farsi affascinare dalle pubblicità in cui il Taeg è relegato in una noticina a piè di pagina.

Detto questo, prima di affidarsi a qualsiasi operatore di mercato è meglio verificare che sia iscritto nel registro dei mediatori creditizi o degli agenti in attività finanziaria. E’ possibile consultare i due elenchi sul sito www.organismo-am.it oppure negli elenchi su www.bancaditalia.it (sezione vigilanza) dove si trovano le banche e le finanziarie.

È meglio chiedere sempre il modulo europeo informazioni europee di base sul credito ai consumatori chiamato IEBCC o EBIC o SECCI (ottenerlo è un diritto e non bisogna lasciare i dati personali o reddituali) e consultare i tassi medi delle operazioni di finanziamento ai fini della definizione del tasso usuraio che la Banca d’Italia pubblica ogni tre mesi.

Bisogna sempre chiedere una copia del contratto di finanziamento prima della firma. Anche questo è un diritto, senza spese: nessuna condizione economica o giuridica può essere applicata se non è riportata per iscritto sul contratto: dunque leggete bene tutto prima di firmarlo. Se la banca o la finanziaria vi obbliga a comprare la sua polizza per erogare il finanziamento fa una pratica scorretta, si può segnalare all’Antitrust. Un mediatore o un agente in attività finanziaria spesso si fa pagare le commissioni per la sua attività di mediazione o consulenza: il compenso deve essere però trattato e comunicato al cliente prima della conclusione del contratto e deve dunque risultare anch’esso per iscritto.

Cercate di evitare il più possibile gli operatori che chiedono in anticipo, prima dell’erogazione del finanziamento, un compenso. In alcuni casi, infatti, può essere previsto anche che la spesa rimanga all’intermediario anche se non ha erogato il prestito. E qui scatta la possibilità di truffa.

Estinzione anticipata
Per legge chi ottiene un prestito personale, ha sempre la possibilità di estinguerlo anticipatamente. La commissione di estinzione anticipata è pari a massimo l’1% del capitale rimborsato e al massimo lo 0,5% nell’ultimo anno del prestito. È previsto che il compenso dovrà comunque essere equo e giustificato e non sarà applicabile per i prestiti a tasso variabile e per quelli con capitale residuo pari o inferiore a 10.000 euro. Non è vero che in questi casi si deve pagare una commissione per l’estinzione anticipata. Se si dovessero avere problemi, basta inviare alla banca/finanziaria un reclamo: sono obbligati a rispondere entro 30 giorni, se non lo fanno oppure si riceve una risposta negativa, si può ricorrere all’Arbitro Finanziario.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: