Prestiti peer-to-peer, sbarca in Italia la piattaforma israeliana BLender

In scia al grande fermento online dei prestiti peer-to-peer che stanno crescendo anche in Italia, è arrivata a Milano la società israeliana BLender Global. La piattaforma registra oltre 30 mila richieste di finanziamento al mese e richieste di prestito per un valore totale di oltre 133 milioni di euro a livello globale, con una crescita media a livello mensile pari al 10%.

Come funziona? BLender crea un collegamento fra richiedenti e prestatori, verifica la loro capacità di rimborso e li mette in contatto in forma anonima. La soglia di ingresso è di 1.000 euro, anche se c’è la volontà di abbassarla. Blender si basa sul motore DirectMatchTM, un sistema basato su algoritmi matematici sofisticati ed esclusivi che consente la massima corrispondenza tra la possibilità di restituzione dei finanziamenti da parte dei richiedenti e le aspettative di coloro che concedono il prestito. Il sistema suddivide la somma disponibile di ciascun prestatore tra un ampio numero di prestiti, in modo tale che ciascun richiedente riceva i soldi da un elevato numero di prestatori. In questo modo, il sistema ottimizza la diversificazione delle somme prestate e riduce il rischio connesso al rimborso del finanziamento. Inoltre, ogni prestito non può pesare più del 15% del totale.

Le commissioni della piattaforma? BLender trattiene il 4,5% da chi viene finanziato e l’1,5% da chi presta i soldi. Alla fine chi presta riceverà circa il 4% lordo annuo. E su ogni rata si effettua poi una trattenuta che andrà ad alimentare il fondo di garanzia che verrà utilizzato nel caso in cui uno dei richiedenti abbia difficoltà a restituire il finanziamento ricevuto.

“L’ingresso sul mercato italiano rappresenta una tappa strategica nel nostro piano di espansione a livello globale. La conoscenza degli strumenti di accesso al credito alternativi è ancora bassa in Italia: il comparto vale circa 70 milioni di euro (valori primo semestre 2017), ma il valore potenziale di questo settore è altissimo, basti pensare che nel Regno Unito vale alcuni miliardi di sterline”, commenta Alessandro Floris, Country Manager per l’Italia dell’azienda israeliana.

Con quartier generale a Tel Aviv, BLender è presente in Italia, Israele e Lituania e detiene la licenza e-Money (EMI) a livello europeo. Questa licenza, si legge in una nota, “consente di operare nell’Unione europea per gestire conti, concedere prestiti, trasferire fondi tra i clienti e concedere l’uso della piattaforma ad altre società. Permette, quindi, di svolgere la maggior parte delle attività bancarie. Il piano di espansione prevede di crescere prioritariamente in Europa ed in America Latina”.

L’applicazione “Blender prestiti tra privati” è disponibile per iPhone e Android ed è scaricabile gratuitamente attraverso il sito delle applicazioni iTunes e Google Play.

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