Ritrova buoni fruttiferi, ma in Posta negano l’incasso

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Domanda: Sto seguendo un cliente che possiede due buoni postali sottoscritti dal nonno e intestati a lui (ai tempi era ancora in minore età) e alla madre venuta a mancare alcuni anni fa. Alle Poste si è sentito rispondere che il diritto all’incasso si è prescritto dieci anni dopo la scadenza. Però lui era ancora minore. C’è modo di incassarli
M. V., Lecce

Risposta: Non abbiamo notizie positive. I Collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario si sono più volte espressi sul tema, seguendo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui l’impossibilità di far valere un diritto, rilevante quale fatto impeditivo della decorrenza della prescrizione, è solo quellache deriva da cause giuridiche che ostacolino l’esercizio dello ius e non comprende anche gli ostacoli di mero fatto, ai quali sembra riconducibile l’asserita mancanza di possesso del titolo (Cassazione n. 3584 del 7 marzo 2012). Del resto, il diritto di riscossione del buono, anche durante la minore età del ricorrente, avrebbe potuto essere esercitato dai genitori titolari della potestà, come prevede l’articolo 320, quarto comma del Codice Civile specificamente dedicato alla riscossione dei capitali del minorenne. Se non ci sono stati ostacoli di altro genere e che derivino da
cause giuridiche (le eredità contese), il diritto all’incasso dei buoni appare prescritto. Anche se ci rendiamo conto che è dura da accettare quando non si hanno responsabilità in merito.

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