Risparmio gestito italiano: il 2017 è stato un anno da record

Risparmio gestito a passo di carica

Il 2017 è stato un anno da incorniciare per il settore del risparmio gestito italiano: secondo i dati provvisori comunicati da Assogestioni, infatti, il sistema dovrebbe aver registrato 97,5 miliardi di euro di sottoscrizioni nette (2,3 miliardi la raccolta del solo mese di dicembre), beneficiando in particolare della spinta delle gestioni collettive.

Fondi obbligazionari corrono più degli azionari

In particolare lo scorso anno la raccolta netta dei fondi aperti ha superato i 76 miliardi di euro, risultando pari a più del doppio rispetto ai 34 miliardi totalizzati nel 2016. Le vendite nette dei fondi aperti hanno interessato principalmente i prodotti obbligazionari (+29,5 miliardi nei 12 mesi), i flessibili (+21,9 miliardi), i bilanciati (+17,7 miliardi) e gli azionari (+8,2 miliardi).

Patrimonio tocca i 2.086 miliardi

Il tutto, ricordiamo, a fronte di una galoppata dei maggiori listini azionari mondiali con Piazza Affari cresciuta del 13,61% (dopo il -10,2% del 2016), mentre gli altri indici azionari europei hanno oscillato tra il 9% e il 12,5% di rialzo e Wall Street ha guadagnato tra il 19% e il 28% a seconda degli indici. Anche grazie a questo andamento positivo dei mercati, il patrimonio gestito dall’industria monitorata da Assogestioni ammonta 2.086 miliardi.

Aumenta la stazza delle gestioni collettive

Si tratta di oltre 140 miliardi in più rispetto al dato di fine 2016. Le masse investite nelle gestioni collettive, segnala l’associazione, ammontano a 1.064 miliardi, pari al 51% del patrimonio gestito complessivo, mentre le gestioni di portafoglio rappresentano il restante 49% delle masse gestite, pari a 1.021 miliardi.

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