Polizze index e unit linked, per la Cassazione sono prodotti d’investimento
Cassazione precisa su index e unit linked
Ancora una piccola rivoluzione in arrivo per il risparmio gestito italiano: la Corte di Cassazione in una sentenza si è pronunciata in merito alle caratteristiche delle polizze “index-lilnked” e “unit-linked” (ossia il cosiddetto ramo III) chiarendo che non si tratta di polizze assicurative ma di contratti di investimento quando il rischio non sia interamente a carico della compagnia assicurativa e che il relativo trattamento anche fiscale va dunque comparato a quello tipico degli investimenti finanziari.
Finora Ramo III ha corso rispetto a Ramo I
Come ricordano gli analisti di Websim, lo scorso anno in Italia i premi raccolti tramite polizze di ramo III sono risultati pari a 28 miliardi di euro, in crescita del 33% sul 2016, contro un calo del 18% per le polizze tradizionali (cosiddetto ramo I) a 50 miliardi di euro. I principali effetti della sentenza, sottolineano gli analisti, riguardano i vantaggi fiscali collegati alla profilazione delle polizze unit-linked come polizze assicurative.
Trattamento fiscale favoriva index e unit linked
“Le unit-linked infatti, ricadendo tra le polizze assicurative, garantivano il “tax deferral” (tassazione delle plusvalenze solo a fine contratto e non a fine anno, come avviene per i fondi di investimento) e l’esenzione dalle imposte di successione”. E’ difficile per ora quantificare l’impatto della sentenza ma per gli esperti rappresenta “un elemento negativo per il settore assicurativo italiano, in quanto tutte le compagnie e le reti di distribuzione hanno in questi anni puntato sulla crescita di questo segmento che combina elevati margini con bassi assorbimenti di capitale”.
Difficile valutare l’impatto della sentenza
Tutte le principali società assicurative e reti distributive operanti in Italia hanno dunque puntato la loro strategia su questo segmento. “Per il futuro potremmo ipotizzare una minore crescita della raccolta di queste polizze, anche se non ci aspettiamo forti impatti sulla riduzione dello stock” concludono gli esperti di Websim. A Piazza Affari per ora si notano moderati ribassi per titoli come Banca Mediolanum, Anima Holding, FinecoBank e Poste Italiane, oltre a Generali e Vittoria Assicurazioni, mentre salgono Cattolica Assicurazioni e Azimut, con Unipol stabile sui valori di venerdì scorso.
Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!