Ecco perché franco svizzero e yen giapponese sono i vincitori della guerra dei dazi

A cura di Arnaud Masset , analista di Swissquote

La guerra commerciale sta creando molta confusione sul mercato valutario in quanto i partecipanti stanno cercando di capire come andrà a finire. A questo punto, il dollaro americano ha beneficiato largamente di questa incertezza estendendo i guadagni contro la maggiorparte delle altre monete, con l’eccezione delle cosiddette monete-rifugio. Da metà giugno, gli speculatori sono posizionati lunghi sul biglietto verde ed è la prima volta negli ultimi dodici mesi. I trader sono invece corti sul dollaro neozelandese, quello australiano e il franco svizzero. Tuttavia, nelle ultime settimane in concomitanza con l’avvitamento della trade war, gli operatori hanno iniziato a ridurre le posizioni corte sulla moneta elvetica.

Di recente, il Presidente Trump ha dovuto affrontare una battuta d’arresto a causa delle contromisure e degli annunci di rilocazione da parte di alcune società americane che potrebbero soffrire l’aumento dei dazi doganali. Alla luce di tale contesto, è ragionevole attendersi che Trump allenterà le sue posizioni finendo per negoziare con i partner commerciali degli Stati Uniti. Nel frattempo, il mercato rimane in modalità “basso rischio”, scaricando le monete espressione di Paesi orientati alle esportazioni e favorendo il Franco svizzero e lo Yen. Onestamente, non vediamo alcuna ragione di inversione di questa tendenza, almeno nel breve periodo, o per lo meno fintantochè persisterà questa incertezza.

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