Startup, in Europa (e Italia) boom ormai alle spalle

Startup, il boom sembra essere alle spalle

Vi ricordate del fenomeno startup? In Europa la “moda” sembra passata, visto che da inizio anno gli investimenti sono in calo del 30% e le acquisizioni di startup del 10,8% secondo dati Mind the Bridge – Crunchbase citati dal Sole24Ore. Se il boom, anche mediatico, è passato, non tutti sembrano dispiaciuti.

Resteranno in piedi le startup realmente innovative

La competizione per sopravvivere si farà più dura, certamente, ma questo dovrebbe consentire una migliore scrematura dei progetti consentendo di concentrare gli investimenti sulle sole startup che rispondono a un reale bisogno del mercato con innovazioni “disruptive”. Le scaleup (startup in fase di ulteriore espansione, ndr) europee sembrano poi ancora immuni dalla crisi, con sempre più grandi aziende interessate a cooperazioni tecniche e investitori pronti a investire ulteriormente.

Scaleup interessanti, ma Europa e Italia hanno poche risorse

Rispetto ad altri mercati più sviluppati come Usa e Cina, tuttavia, l’Europa sembra in grado di mettere in campo risorse decisamente più contenute, un fattore che rischia di essere discriminante in termini di successo per le scaleup europee. Ancora più fragile e in ritardo si conferma ancora una volta il sistema italiano, che continua a guardare alle future scelte politiche del governo sperando che possano aiutare il settore a recuperare sia pure in parte il ritardo accumulato.

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