Il trionfo dei fondi pensione di categoria

Contenuto tratto da www.bluerating.com

Numeri positivi per i fondi pensione con quelli di categoria hanno battuto le Borse, i bond internazionali e il Tfr. I rendimenti sono decisamente superiori a quelli offerti da investimenti finanziari come le azioni o i titoli di Stato internazionali o dal diretto concorrente, cioè la liquidazione lasciata in azienda. Nel dettaglio, un lavoratore con una retribuzione iniziale di 18 mila euro l’anno oggi si ritroverebbe con un montante finale di 63.581 euro.

Al secondo posto si piazzano le Borse mondiali: se il lavoratore avesse investito la stessa somma nelle azioni internazionali si ritroverebbe con un gruzzolo di 61.088 euro, 21.033 in più rispetto alle somme versate. Al terzo posto ancora uno strumento di previdenza integrativa, i fondi pensione aperti con un montante di 60.174 euro e un guadagno di 20.119.

Al quarto posto vi sono i titoli di Stato internazionali, con un montante di 57.240 euro. Se il lavoratore avesse lasciato il Tfr in azienda (dove si rivaluta con un tasso dell’1,5%, più il 75% dell’inflazione), oggi si ritroverebbe con un capitale di 49.299 euro. Per i fondi pensione il bilancio è ancora più positivo se si tiene anche conto dell’aspetto fiscale. Sui 7.144 euro complessivamente versati dai lavoratori, vi sarebbe un risparmio sulle tasse di 1.928 euro, grazie alla deduzione sull’Irpef che spetta sui contributi alla previdenza integrativa fino a un massimo di 5.164,57 euro annui.

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