LIBRARY | Fondo pensione: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona il fondo pensione. Sono queste alcune delle domande che nell’ultimo periodo circolano con sempre più insistenza sul web e non solo. Partendo proprio dalla prima, il fondo pensione è un’integrazione della pensione, che tutela il futuro del lavoratore e dei suoi familiari (in base alla tipologia contrattuale).

Entrando più nel dettaglio, come analizza anche il sito di informazione e consulenza legale la leggepertutti.it, il lavoratore può decidere di versare una parte del proprio stipendio in uno di questi fondi che raccolgono e investono in modo sicuro il denaro del risparmiatore.

Come funziona il fondo pensione

Essendo un’integrazione della pensione, il fondo pensione viene erogato al lavoratore/risparmiatore quando smetterà di lavorare e quindi quando saranno maturati i requisiti della pensione. In sintesi, è un investimento che ha lo scopo di garantire al lavoratore di avere un reddito ulteriore rispetto alla pensione erogata dall’ente previdenziale.

È, quindi, importante sottolineare che l’importo del fondo pensione è totalmente separato da quello della pensione, quindi chi vi aderisce non rinuncia alla sua naturale pensione, ma ne aggiunge praticamente un’altra. Va anche detto che i lavoratori possono destinare al proprio fondo pensione anche il TFR.

Le tipologie di fondi pensione

Un altro aspetto che è importante evitare è che esistono due categorie di fondi pensione:

  • fondi pensione chiusi (anche detti di categoria): sono legati al contratto collettivo di lavoro e ogni settore ha il suo fondo;
  • fondi pensione aperti: sono invece destinati a tutti: lavoratori dipendenti e autonomi.

A questi poi si aggiungono i Pip, ossia i piani individuali pensionistici. Essi non sono fondi, ma un tipo di assicurazione con finalità pensionistiche.

Quanto rende un fondo pensione?

Come evidenzia leggepertutti.it, in base al tipo di fondo pensione, ovviamente, cambia anche la rendita:

  • fondi pensione con rendita vitalizia: la rendita viene corrisposta finché il lavoratore è in vita. Alla sua morte si estingue e gli eredi non hanno diritto ad alcuna “reversibilità”. La rendita ogni 1.000 euro di investimento ammonta a circa 66 euro;
  • fondi pensione con rendita reversibile: prevedono il pagamento al titolare finché è in vita e, alla sua morte, i soldi vengono erogati a un beneficiario indicato precedentemente dal titolare stesso del fondo, fino alla morte anche di quest’ultimo. Dopo si estinguono. La rendita in questo caso è di circa 48 euro;
  • fondi pensione con rendita certa per 5 o 10 anni e poi vitalizia: in caso di decesso del titolare durante il periodo scelto, la rendita verrà corrisposta al beneficiario fino alla scadenza del periodo. Se il beneficiario della pensione vive più del periodo scelto, la rendita diventa vitalizia, ossia gli viene erogata fino alla morte. La rendita è di circa 65 euro per 5 anni e di 64 euro per 10 anni;
  • fondi pensione con rendita vitalizia controassicurata: la rendita viene pagata finché il titolare è in vita. Al suo decesso, ai beneficiari viene versato il capitale residuo. La rendita è pari a 58 euro;
  • fondi pensione con rendita long term care: la rendita viene pagata finché il beneficiario è in vita e prevede un aumento dell’importo in caso di perdita di autosufficienza. L’importo è di circa 64,3 euro.

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