Limite contanti a mille euro dal 2022: cosa succede e quali sanzioni

Dal 1° gennaio 2022 il limite all’uso dei contanti è fissato a 1000 euro. Si realizza così la seconda fase del decreto Bilancio 2020, che fino al 31 dicembre 2021 aveva fissato tale limite a 2000 euro. Gli esperti di Ipsoa illustrano di seguito cosa cambierà tra pochi giorni e cosa accadrà ai trasgressori.

Soglia di 1000 euro per l’uso dei contanti

La norma sul limite all’uso dei contanti ha un obbiettivo antiriciclaggio e antievasione. Le sanzioni sono quindi commisurate a seconda che le parti diano o ricevano la somma, o che manchi la denuncia della transazione sospetta. Ogni transazione in contanti superiore alla soglia fissata, incluse donazioni e prestiti tra parenti, va quindi svolta attraverso una banca, Poste Italiane o altri enti abilitati. Si possono invece effettuare versamenti e prelievi sul e dal proprio conto corrente sopra soglia, ma anche retribuire colf e collaboratori domestici o collaboratori occasionali in contanti

Limite uso dei contanti, quando si è esenti

Notare che dalla soglia di mille euro sono state esentate, con gli emendamenti passati al Senato del decreto Fisco-Lavoro (Dl 146/2021), le operazioni di negoziazione a pronti, ovvero con liquidazione immediata, di pagamenti in valuta. Per tali operazioni la soglia resta di 3 mila euro. Esenti anche i pagamenti effettuati dagli stranieri, per i quali la soglia è di 10 mila euro, purchè sottoposti ad apposita procedura.

Soglia contanti a 1000 euro, le sanzioni

In caso di violazione della soglia di pagamento di mille euro, la sanzione può andare da un minimo di 2 mila euro (mille dal 1 gennaio 2022) a un massimo di 50 mila euro, a seconda della parte svolta nella transazione illecita e del suo importo. L’omessa segnalazione comporta una sanzione che va da un minimo di tremila a un massimo di 15 mila euro.

 

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