Cedere immobili di stato per sostenere crescita
Ridurre il debito pubblico per reperire risorse con cui sostenere le misure pro-crescita: il suggerimento viene dal presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che parlando da Bali (dove è in corso una riunione del Fondo monetario internazionale) suggerisce anche come fare: cedendo a fondi immobiliari fino a 50 miliardi di immobili di enti pubblici finora sotto o mal utilizzati.
Almeno 50 miliardi di immobili adatti al mercato
“C’è un patrimonio almeno 50 miliardi di immobili di enti pubblici, in gran parte enti pubblici territoriali che è largamente inutilizzato e comunque sottovalutato, con un reddito che è inferiore al costo del debito che potrebbe essere essere estinto con quel capitale” ha spiegato Gros-Pietro parlando ai giornalisti a margine della riunione del Fmi.
Gros-Pietro: esenzione fiscale offrirebbe incentivi
50 miliardi di patrimonio immobiliare che può e deve ridiventare “qualcosa che può essere utile alla crescita del paese” generando immediatamente risorse finanziarie per il governo, che verrebbero recuperate “quando il patrimonio verrà utilizzato in attività utili”. Per assicurare il successo dell’iniziativa si potrebbero poi invitare i cittadini italiani a sottoscrivere i fondi magari prevedendo per gli stessi forme di esenzione fiscale un po’ sul modello dei fondi Pir-compliant. Sarà questo il modo per far quadrare i conti senza dover rinunciare alla crescita?