Iva e accise, il governo chiarisce: aumenti neutralizzati solo in parte

Disattivazione aumenti accise

Nella bozza di legge finanziaria 2019 che il governo italiano ha inviato ieri notte, poco prima della scadenza dei termini, alla Commissione Ue, bozza che tiene conto della più recente nota di aggiornamento al Def elaborata dal governo Conte, si legge che tra le misure che verranno varate si sarà la “disattivazione delle clausole di salvaguardia delle precedenti leggi di stabilità”.

Aumenti Iva solo rinviati

Questo però non significa che l’incremento dell’Iva sarà completamente neutralizzato. Entrando nel dettaglio delle misure, la bozza segnala infatti “la completa disattivazione degli aumenti di accisa previsti per tutto il triennio e degli aumenti Iva per il 2019” mentre si avrà solo una “parziale disattivazione degli aumenti dell’Iva per il 2020 e 2021”.

19 miliardi di minori entrate fiscali

Quindi mentre non dovrebbero esserci rincari in arrivi l’anno prossimo, nel 2020 e nel 2021 saranno previsti parziali incrementi dell’Iva. A riprova di ciò, mentre il “peso” di tale misura è stimato in un -0,68% del Pil l’anno prossimo (pari a quasi 11 miliardo di euro), lo stesso è visto in calo a -0,29% nel 2020 e a -0,21% nel 2021, per ulteriori 4,6 e 3,4 miliardi rispettivamente, per un costo in termini di minori introiti tra Iva e accise stimato in circa 19 miliardi nell’intero triennio.

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