Investimenti: il 2019 inizia col sorriso

Contenuto tratto da www.bluerating.com

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Il detto, a volte, vale anche in Borsa per il comparto azionario. E tenendo conto che, stando ai valori attuali, la media delle performance dall’inizio di quest’anno dei principali indici azionari mondiali è al momento pari a +3,55 per cento. I numeri parlano chiaro: in pole position in termini di rialzi si piazza, come spesso accade in fasi di ascesa o recupero dei listini, l’indice Nasdaq Composite, forte di un +6 per cento. Seguito, forse per qualcuno a sorpresa, dal nostro Ftse Mib, che dalla prima seduta del 2019 ha messo a segno un rialzo del 5,6 per cento. Sul terzo gradino del podio, un altro indice americano: l’S&P 500 che ha sinora registrato un incremento del 4,4 per cento. Prossimo alla media generale poi il Csi 300 (Shanghai) con un +3,35 per cento. In fondo alla classifica, ma comunque per ora con una performance positiva, il Nikkei 225 (+1,95%), il Ftse 100 (+1,6%) e il Cac 40 (+1,2%). In questo scenario poi, sempre da inizio anno, il Vix, l’indice della “pausa” che misura la volatilità delle opzioni sull’S&P 500 è sceso del 23 per cento.

Attenzione però: questi risultati, di certo consolatori, si spiegano in parte con il sell-off accusato a dicembre e non sono certamente garanzia incontrovertibile che il 2019 possa rappresentare un’annata positiva per l’azionario. Di cruciale importanza sarà infatti monitare molto attentamente i livelli tecnici sui diversi listini, a partire ovviamente da Wall Street. Senza farsi troppo distrarre e agire prima del dovuto da rumors o avvenimenti legati alla politiche dei diversi Paesi.

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