Crisi 2008 ancora pesa sui millenials
Secondo un rapporto del centro studi britannico Resolution Foundation i millenials che erano appena entrati, ventenni, nel mondo del lavoro quando scoppiò la crisi finanziaria del 2008 e ora si trovano nella metà dei loro trent’anni soffrono ancora più di ogni altra classe d’età dei postumi di tale crisi, che ha avuto un impatto pesante sul loro reddito e continua a mettere loro pressione rendendo difficile potersi permettere una casa o una famiglia.
Salari medi tuttora sotto i livelli pre-crisi
Mentre i salari degli over 50 almeno in Gran Bretagna sono tornati a livelli superiori a quelli osservati un decennio fa, lo studio ha rilevato che il salario tipico per i lavoratori trentenni lo scorso anno era ancora del 7% al di sotto del picco pre-crisi. Le paghe dei ventenni sono infatti calate dell’11% tra il 2009 e il 2014 e hanno iniziato lentamente a recuperare in parte terreno solo dopo di allora.
Chi non cambia lavoro guadagna di meno
Anche perché nel frattempo il mercato del lavoro sembra aver eliminato anche ogni “premio fedeltà” e questo gioca contro i millenials: coloro che non hanno cambiato lavoro lo scorso anno hanno visto una crescita dei salari reali solo dello 0,5%, rispetto al +4,5% di coloro che hanno cambiato datore di lavoro. I lavoratori tra i 30 e i 40 anni tendono a cambiare posto di lavoro circa la metà delle volte rispetto a persone con meno di 20 anni.