Il bello del made in Italy

Uno dei più famosi film del leggendario 007, epigono e simbolo universalmente riconosciuto di fascino, stile e successo, ricorda ironicamente che “si vive solo due volte”. In realtà, ciascuno di noi vive ogni giorno non due, ma mille vite diverse, ognuna delle quali collegata ai ruoli che siamo chiamati a rivestire: e se è vero che la nostra identità è oggi poliedrica e sfaccettata, è anche vero che lo “stile” di cui dobbiamo dare prova per manifestare la nostra coerenza, la nostra competenza e la nostra visione non può riferirsi solo al nostro aspetto, ma deve necessariamente toccare anche i pensieri, i comportamenti e le relazioni.

Questo è il senso che l’espressione “life style” dovrebbe comunicare, a chi ricerca l’originalità e l’autenticità di ogni esperienza: non semplice stile di vita, ma uno stile personale che permea tutta una vita, in tutte le sue declinazioni. Lo stile di vita è uno stile che identifica ciò che esprime personalità, e che la traduce in segni, simboli e immagini coerenti e originali. Ma “eccellente” è anche ciò che di più alto esiste: un obiettivo cui tendere, quindi. Questa prospettiva verso il futuro, verso un avanzamento che mantenga il nostro patrimonio culturale ma che contemporaneamente lo renda generativo, è un ulteriore tratto che distingue l’idea contemporanea di “life style”.

Il made in Italy è un fattore sempre più cruciale nel contesto di un sistema economico e produttivo fortemente condizionato dalla globalizzazione. Il cosiddetto “ben fatto”, ovvero creato con il cuore, con le mani, con la riflessione e con la consapevolezza, con attenzione e con cura, diventa quindi il miglior indicatore di un life style che non è consumo e ostentazione, ma cultura e promozione.
Questa è l’anima “Rinascimentale” del made in Italy, che si traduce nella voglia di sperimentare, di ricercare, di ottenere la perfezione; un’anima che però sa parlare al mondo con la sua capacità di individuare sempre la proporzione aggraziata, piacevole, elegante.
La regola aurea di ogni stile di vita contemporaneo e desiderabile, consapevole e originale, è che il superfluo è nocivo. Occorre dunque saper guardare all’indispensabile, e in questo perimetro assai vasto e magmatico, scegliere un “meglio” che non è tale solo perché è più caro, ma anche perché è esito di un processo etico, salubre e generativo. Perché lo stile di vita presuppone, in primo luogo, una vita: lo stile è espressione di ciò che ne facciamo.

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