Andare oltre la Mifid

Siamo in una fase nuova e, per questo, di grande incertezza. La tempesta perfetta della crisi sta (forse) passando ma, nell’era degli orizzonti instabili, c’è una certezza: la convalescenza sarà lunga, molto lunga. Anche perché stiamo cambiando pelle: il capitalismo, industriale e finanziario si sta evolvendo.

Un nuova era

E’ l’era della finanza 2.0. Una trasformazione straordinaria per il private banker che deve fronteggiare il problema dell’analfabetismo finanziario. E’ un po’ quello che è successo a cavallo fra il XIX ed il XX secolo quando, durante il processo di progressiva industrializzazione che stava trasformando l’economia, il cambiamento dei mercati rendeva progressivamente più intollerabile l’analfabetismo. Per gli analfabeti era sempre più difficile essere competitivi perché, con l’esilio dai campi e l’urbanizzazione, un soggetto analfabeta aveva poco valore sul mercato come lavoratore.

Il peso del Web
E’ per questo che, senza aspettare Mifid 2, dobbiamo tutti apprendere o consolidare le conoscenze sulla nuova finanza 2.0 che si sta diffondendo a livello globale attraverso la Rete e gli strumenti finanziari di capitalismo diffuso. E’ l’unico modo per non diventare analfabeti e capire come reperire risorse per le nostre imprese, le nostre start-up, le nostre idee, i nostri progetti. Vale per noi professionisti del private banking e vale per i nostri
clienti.

Un nuovo ruolo per il banker

Chi si ferma è perduto. L’analisi sugli effetti della crisi sul rapporto tra finanza, aziende e patrimoni ha raggiunto orizzonti importanti. Uno di questi, purtroppo non controverso, è che esiste una correlazione molto stretta fra i punti critici della finanza d’impresa e gli ostacoli a ottenere credito. Basta questo per capire quanto sarebbe sterile prendersela solo con le banche che negano credito e/o lo fanno pagare troppo caro.
Abbiamo bisogno di un private banker nuovo, un “Virgilio” che ci guidi in un futuro fatto di sistemi aperti, che ci aiuti ad entrare, in modo semplice e accessibile a tutti, nella stagione della finanza 2.0, fondamentale per sbloccare il circolo vizioso credit crunch-recessione.
Così non basta più essere bravi nella gestione degli asset finanziari, ma occorre seguire la clientela private a tutto tondo. In questa scenario il wealth management diventa l’orizzonte da perseguire in un mondo che sta cambiando alla velocità della luce.

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