Strategie anti-volatilità

Ampliare il ventaglio delle scelte di investimento, per ottenere rendimenti interessanti anche in un contesto di grande volatilità: è questa la strategia suggerita da Geraldine Sundstrom (in foto), responsabile del portafoglio di Asset Allocation a livello europeo di Pimco.

In che direzione stanno andando i mercati?
Il 2015 ha segnato una transizione nei mercati, con la Fed che ha alzato i tassi per la prima volta in nove anni. Il 2016 è iniziato in modo volatile: siamo alle prese con le azioni divergenti delle banche centrali in un contesto di crescente preoccupazione per quel che riguarda gli utili societari. Abbiamo così suggerito agli investitori di ampliare il loro ventaglio d‘investimenti per includere fattori di rischio diversificati (tradizionali e non) al fine di generare rendimenti interessanti in funzione del rischio. Inoltre, con valutazioni degli asset più mature e politiche monetarie divergenti, crediamo che gli investitori abbiano bisogno di abbassare le loro aspettative di rendimento ed alzare leattese di volatilità. Abbiamo anticipato anche altri cambiamenti nel paradigma di investimento: ci aspettiamo ad esempio una minor coerenza nella correlazione negativa tra obbligazioni e titoli. Crediamo, inoltre, che i movimenti di valuta giocheranno un ruolo determinante e suggeriamo agli investitori di non ignorare la riduzione della liquidità nei mercati e le sue potenziali conseguenze.

In un contesto come quello attuale, su quali asset class conviene puntare per ottenere il massimo rendimento?

E’ probabile che il 2016 sarà un anno di crescita invariata, con un aumento delle aspettative di inflazione e dei rendimenti: queste potrebbero essere le condizioni grazie alle quali la correlazione tra i rendimenti delle obbligazioni e i rendimenti dei titoli risulterà meno negativa delle attese. Malgrado tutto, noi riteniamo che le obbligazioni continueranno a svolgere un ruolo importante nei portafogli degli investitori, in un’ottica di diversificazione, generazione del reddito e attenuazione della perdita. Siamo peraltro a favore del credito dato che, in un mondo di crescita positiva, seppur lenta, riteniamo sia importante focalizzarsi su utili di elevata qualità. Infine, riteniamo valga la pena concentrarsi su selezionate posizioni in valute dei mercati sviluppati.

E quali sono invece i settori nei quali si evidenziano le maggiori difficoltà?

Questo anno le società avranno difficoltà nel registrare una crescita degli utili, dato che la modesta espansione economica e l’inflazione bassa (anche se lentamente in risalita) non rappresentano il contesto più favorevole. Inoltre, per le società che registrano larga parte dei loro guadagni all’estero, la maggior volatilità della valute può rappresentare una grande fontedi crescita, ma anche di contrazione degli utili.
Guardando al futuro, ci aspettiamo che la valutazione dei multipli sia complessivamente stabile, mentre forse si sperimenterà una lieve contrazione nei titoli azionari dei mercati sviluppati, che oggi quotano a multipli più alti rispetto ai paesi emergenti. Riteniamo quindi che sia meglio focalizzarsi su titoli azionari europei e giapponesi piuttosto che su quelli statunitensi, date le nostre previsioni sul dollaro, che resterà forte, e sulle politiche di QE della BCE e della BoJ.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!