Verso sentieri inesplorati

Alle spalle abbiamo mesi contrassegnati da forti turbolenze; davanti a noi una serie di incognite di carattere geopolitico. Come muoversi sul fronte degli investimenti? Quali strategie e prodotti scegliere sul fronte degli alternativi per puntare a ottenere profitto da qui a fine anno?

I fattori di incertezza
Dopo l’esito sorprendente del referendum britannico, con i conseguenti scossoni sui mercati finanziari (che sarebbero stati più gravi senza l’intervento delle banche centrali), l’attenzione ora si sposta soprattutto verso gli Stati Uniti. Sotto i riflettori saranno sia le mosse della Fed in tema di tassi, sia le elezioni presidenziali con la sfida tra Donald Trump e Hillary Clinton.
Le banche centrali giapponese ed europea sono invece ben impegnate a impedire un ulteriore rallentamento delle loro economie e, nel caso dell’Eurotower, anche a sostenere il traballante sistema bancario europeo. La loro politica monetaria espansionistica e destinata a continuare anche se ormai i limiti sono evidenti.
Di certo c’è che molto dipenderà dall’evoluzione delle valute. Se euro e yen ricominceranno a indebolirsi, questo darà ossigeno all’economia e alle borse di questi paesi.

Fondi alternativi
Dove dirigere, dunque, i nostri investimenti? E’ chiaro che il mercato del reddito fisso tradizionale non è più la soluzione. Nei precedenti articoli abbiamo sempre privilegiato investimenti in strategie e fondi liquidi, trasparenti e super regolamentati.
Oggi dobbiamo però allargare le ricerche a strategie d’investimento alternative con l’orizzonte d’investimento che si allunga e dove la liquidità non è garantita se non nei mesi o anni e la valorizzazione degli attivi è meno trasparente.
Alcuni esempi sono i fondi che investono direttamente in prestiti a società non quotate (direct lending) o in operazioni di trade dinance senza dimenticare i npl o crediti in sofferenza. Rendimenti interessanti potrebbero arrivare anche dai fondi che investono nelle energie rinnovabili.

Soluzioni per esperti
Esistono poi dei settori molto specifici come il mercato dei diritti su emissioni co2 e i fondi sull’aviazione( comprano aerei per poi rivenderne le parti). Mentre non punterei a investire in fondi specializzati su arte e vino a meno di un interesse specifico dell’investitore..
Raccomando comunque grande attenzione e prudenza: è fondamentale che l’investitore sia cosciente delle caratteristiche e dei rischi di questi investimenti.

Roberto Falzoni

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