Faro sugli speculativi

Con la pubblicazione di un nuovo warning e l’aggiornamento delle question & answer relative a CFDs e altri prodotti speculativi, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), torna a occuparsi dei rischi associati ai prodotti speculativi.

Occhio ai costi
Nel documento “Warning about CFDs, binary options and other speculative products” l’Esma mette in guardia gli investitori dai rischi di perdita, dai costi e dalle modalità aggressive di vendita di tali prodotti, la cui diffusione sembra aumentare in maniera inversamente proporzionale al decremento dei margini sui prodotti di investimento tradizionali. L’avvertenza dedica particolare attenzione ai rischi legati alla distribuzione dei prodotti speculativi tramite piattaforme online, alla mancata associazione del servizio di consulenza in materia di investimenti, all’offerta cross border effettuata da parte di soggetti non autorizzati (viene così data evidenza anche di un’intensa attività di vigilanza effettuata nei confronti di una serie di intermediari e società di investimento aventi come stato di autorizzazione Cipro).

Interventi ripetuti
L’intervento dell’Esma è un’ulteriore tappa di un lungo processo che l’autorità europea ha promosso da qualche anno, sia in un’ottica di educazione finanziaria degli investitori, sia di moral suasion per gli operatori. Già nel corso del 2013 (28 febbraio) aveva pubblicato una prima avvertenza sui CFDs.
A dimostrazione della cresente attenzione sull’argomento, a distanza di un solo anno, il 7 febbraio 2014, erano state pubblicate l’avvertenza sui prodotti complessi e l’Opinion Mifid practices for firms selling complex products (documento che ha specificato alcuni obblighi comportamentali e organizzativi nella distribuzione di prodotti c.d. complessi).
Nel marzo del 2014 l’Esma ha, invece, diffuso l’Opinion “Structured Retail Products – Good practices for product governance arrangements”, anticipando l’introduzione di alcuni principi cardine della Direttiva 2014/65 (MIFID II); in quell’occasione era tornata (anche) sull’argomento dei prodotti complessi.

La Consob rincara
A tali iniziative era seguita la pubblicazione, questa volta da parte della Consob, della Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail del 22 dicembre 2014 (e successivi chiarimenti applicativi pubblicati il 23 giugno 2015).
Anche il secondo documento pubblicato dall’Esma il 25 luglio 2016 si inserisce in tale percorso.
L’aggiornamento delle Q&As, documento la cui prima diffusione risale all’aprile del 2016, ha la dichiarata finalità di promuovere un approccio di vigilanza comune in tutti i paesi dell’Unione nonché l’applicazione uniforme della regolamentazione introdotta con la Direttiva 2004/39 (Mifid).

Tre nodi da sciogliere
L’aggiornamento del luglio 2016 ha introdotto tre nuovi sezioni e nove nuove domande e risposte. I tre macro argomenti inseriti hanno a oggetto domande e risposte relative: (i) alla tipologia di informazioni da fornire ai potenziali clienti sulle modalità di funzionamento e sui rischi associati ai prodotti oggetto delle Q&As (disciplinando analiticamente anche il contenuto delle comunicazioni pubblicitarie); (ii) alla corretta implementazione delle procedure che assicurano la capacità del potenziale cliente di comprendere effettivamente i rischi associati a tali prodotti e disciplinano la valutazione di appropriatezza; (iii) ai fattori che le singole autorità di vigilanza nazionali dovrebbero prendere in considerazione nella valutazione degli accordi commerciali tra intermediari autorizzati che offrono CFDs e altri prodotti speculativi.
Il livello di dettaglio cui giunge l’Esma nelle Q&As imporrà necessariamente una revisione sia della documentazione da predisporre per l’offerta dei prodotti speculativi sia delle procedure relative alla loro distribuzione. Lo sforzo richiesto potrebbe comunque essere ripagato nell’ottica di avvicinamento alla data di entrata in vigore della MIFID II, ispirata da principi condivisi a quelli sottostanti tali interventi.

Paolo Careri, avvocato dello studio legale Zitiello e Associati, presta consulenza su servizi di investimento, attività bancaria e servizi di pagamento.

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