Compliance sostenibile

Gli operatori di private banking hanno investito molto in compliance negli ultimi cinque anni, in alcuni casi raddoppiando o triplicando i budget dedicati. Ma nello stesso tempo solo pochi operatori sono veramente soddisfatti dei risultati ottenuti. Si parla di un effetto “tapis roulant”, di piccole modifiche continue, un mosaico non coordinato di miglioramenti una tantum, aumento di burocrazia e complessità, e un aumento dei costi operativi delle banche molto significativo.

Ottimizzare la spesa
Come possono le banche private ottimizzare i propri investimenti in compliance, trasformandoli anche in opportunità, oltre che a un mero aumento di costi? La risposta è triplice.
Costruire le fondamenta. Gran parte dei recenti investimenti in compliance sono stati reattivi, per rispondere a gravi carenze o per adeguarsi a nuove normative. Senza investimenti strutturali sulle competenze fondamentali, gli investimenti in compliance non potranno essere sostenibili nel lungo periodo. Mi riferisco in particolare alla capacità di attrarre e sviluppare i talenti, di declinare le policy di compliance attraverso tutta l’organizzazione e la rete di gestori in maniera sufficientemente snella e agile e di investire sull’It.

Priorità al business
Incorporare la compliance all’interno del business, delle decisioni chiave della banca, dei processi di gestione e interazione con i clienti, garantendo l’implementazione dei corretti pilastri della compliance e impostando una cultura di “rispetto” in tutta l’azienda. Se questo veramente succede e si diffonde questo tipo di cultura all’interno dell’azienda, allora le attività di compliance saranno molto più snelle, proprio perché integrate nelle attività quotidiane. Nel caso del wealth management, il focus sulla front-line, sui banker, è molto importante, perché si possono e si devono intercettare eventuali problemi nelle attività quotidiane senza dover attendere che vengano identificati attraverso controlli esterni.

Costruire la fiducia
Il terzo passaggio è la creazione di un’interfaccia efficace tra la funzione di compliance e il business. Questo può richiedere di superare la sfiducia reciproca, ma è l’unico modo per garantire che i requisiti di compliance siano efficacemente (ed efficientemente) attuate.
Le istituzioni che comprendono queste necessità, riusciranno a creare una compliance realmente sostenibile nel lungo periodo. Saranno meglio in grado di rispettare sia le normative esistenti, sia quelle nuove, e dovranno affrontare meno burocrazia e complessità.

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