La volatilità contenuta non è necessariamente un male per il settore degli hedge fund. Se è vero che questa situazione complica la vita a chi si occupa di arbitraggi, l’altra faccia della medaglia è data dal calo dei costi per mettersi al riparo da eventi inaspettati e difficilmente prevedibili sul mercato azionario. L’ammontare è infatti sceso ai minimi dal 2008, prima cioè della grande crisi finanziaria. In particolare, segnala il Financial Times, sono crollati i prezzi delle opzioni con le quali i fondi speculativi piazzano scommesse che renderebbero cifre 25 volte superiori a quelle spese in caso di un calo dello S&P 500, l’indice di riferimento di Wall Street, pari al 7% nel corso del prossimo mese (un’ipotesi che per l’appunto al momento e’ data per improbabile e imprevedibile).