Intesa Sp, la nuova sfida nel private banking

Valorizzare le capacità individuali e incanalarle verso l’obiettivo comune. È lo stile di leadership adottato Saverio Perissinotto, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking, che in questa intervista si racconta, tra passioni personali e nuovi servizi della società.

 

Iniziamo dall’attività professionale. In cosa consiste il nuovo modello consulenza “View”?

Il nostro modello di servizio fonda le sue basi sulla protezione e valorizzazione del patrimonio della clientela, con una consulenza basata sul dialogo e sul confronto costante. Oltre alla consulenza base, disponibile gratuitamente per tutti, abbiamo sviluppato alcuni servizi evoluti che sono a pagamento. Rientrano sotto il cappello di View, acronimo di Value Investment Evolution Wealth. Già dal nome, viene testimoniata la vocazione di servizio innovativo, con una metodologia unica per la valutazione degli investimenti e il loro monitoraggio continuo, tramite parametri personalizzati. Con View è possibile allocare il patrimonio in cinque differenti aree.

Questo modello di consulenza fa dell’analisi del rischio l’elemento cardine su cui basare ogni attività di pianificazione e, grazie all’analisi dell’orizzonte temporale dell’investimento, al rendimento atteso, al monitoraggio costante dei parametri di controllo personalizzati e degli strumenti dedicati per la valutazione del rischio, il private banker può guidare il cliente nell’individuazione della migliore strategia d’investimento.

 

Quali sono i numeri della società?

Il primo trimestre di Intesa Sanpaolo Private Banking si è chiuso con masse amministrate per 94,7 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto alla fine del 2016. L’aumento stato ottenuto grazie all’effetto combinato di una raccolta netta positiva per 900 milioni e della buona performance dei mercati finanziari.

Dal punto di vista dell’asset mix, la crescita delle masse si è concentrata sulla raccolta indiretta, soprattutto quella gestita e assicurativa.

Particolarmente rilevante anche l’incremento delle masse collegate ai servizi di consulenza evoluta, che hanno raggiunto 7,4 miliardi, in crescita del 18% rispetto al saldo del 2016.

 

Detto del presente, quali sono i target da raggiungere e quali le leve per farlo?

L’innovazione è la chiave delle nostre strategie di sviluppo per i prossimi anni.  Vogliamo che le nuove tecnologie accrescano la nostra capacità di dialogo con la clientela, semplificandone l’operatività con la firma digitale e percorrendo nuove strade di dialogo con il nuovo sito vetrina. Vogliamo essere attenti a cogliere la specificità di ogni esigenza. Abbiamo appena lanciato una Gestione Patrimoniale Sustainable, caratterizzata da un processo di investimento finalizzato a individuare strumenti finanziari contraddistinti dal perseguimento di finalità sociali e ambientali, unitamente a obiettivi di natura finanziaria.

Un altro tema rilevante  è la gestione del rischio:  abbiamo appena lanciato la prima linea di Gestione Mix Defensive. La nuova gamma abbinerà alla ricerca di rendimento, perseguita tramite uno stile di gestione attivo, una strategia denominata risk overlay, che interviene in caso di eventi estremi, contenendo la volatilità dei risultati finanziari.

 

Sappiamo che ama parlare soprattutto del suo lavoro, ma le poniamo una domanda personale. In quale stile di leadership si riconosce?

In quello caratterizzato da un’interazione molto forte con le mie risorse sia della rete, sia delle strutture di direzione. Il lavoro di squadra è fondamentale in realtà come la nostra. Tutte le risorse vengono coinvolte negli obiettivi aziendali e il contributo di ognuna delle risorse è fondamentale.

 

Quali sono i suoi hobby? 

La lettura e i viaggi.

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