Corsa a due per Intermobiliare

Si stringe per la cessione di Intermobiliare, private bank del gruppo Veneto Banca messa da tempo sul mercato. Stante la necessità di far cassa, in vista della liquidazione degli asset restanti in pancia alla bad bank, negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli incontri con i potenziali interessati. Secondo fonti di mercato, la cosa all’istituto torinese sarebbe ristretta ormai a tre concorrenti: gli investitori americani  Warburg Pincus e Jc Flowers , con le  offerte vincolantiattese entro fine agosto.

L’istituto guidato dall’ad Giorgio Girelli , che ha chiuso il 2016 con una perdita di 93,3 milioni (era di 19,88 mln nel 2015),  ha avviato nel 2017 un profondo processo di turnaround. Da inizio anno la prima linea è stata in buona parte rinnovata; è stato avviato  il processo di modifica dell’outsourcing informatico e si è proceduto con la cessione di Bim Suisse (per quest’ultima è stato prorogato il periodo di esclusiva a Banca Zarattini). 

“Avevamo iniziato a lavorare per creare una banca che fosse autonoma e diventasse un polo di private banking di fascia alta. Adesso riprendiamo quel progetto che aveva avuto un piccolo stop”, ha raccontato Giorgio Girelli, consigliere con deleghe della società di private banking che rientra tra gli asset non acquistati da Intesa Sanpaolo. La cessione sul mercato è soluzione, tra quelle possibili, accolta con entusiasmo dall’ad: “Mi sembra di sognare”, dice. Nel frattempo la banca continuerà la sua attività in maniera ordinata, ricorda.

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