Private equity, record di operazioni sul mercato secondario

Quasi 40 miliardi di dollari. E’ il valore che potrebbero raggiungere nel 2017 le operazioni dei fondi di private equity sul mercato secondario. Di solito, come sa bene chi conosce il settore, le società di private equity tengono ferme le loro partecipazioni per diversi anni. Tuttavia, secondo un’analisi del Credit Suisse citata dal Financial Times, nel primo semestre dell’anno ci sono state molti deal sul mercato secondario. Si tratta di operazioni che consistono per esempio in accordi tra i fondi di private equity e altri investitori stituzionali per vendere una parte dei loro asset e ottenere in cambio un po’ di liquidità. Spesso questi deal sono fatti  per consentire ai sottoscrittori dei fondi di uscire dai loro investimenti in anticipo rispetto ai tempi previsti inizalmente. Nel primo semestre del 2017, secondo il Credit Suisse, le operazioni sul mercato secondario hanno toccato i 13-15 miliardi di dollari e potrebbero raggiungere i 40 miliardi di dolalri entro la fine dell’anno, superando il recordi di 38 miluardi toccato nel 2015. Tra le operazioni più recenti avvenute sul mercato secondario, il Financial Times ne cita una anche da 800 milioni di dollari della Investindustrial di Andrea Bonomi che ha compiuto un buy-back su alcune partecipazioni di minoranza di società inserite in un suo fondo costituito nel 2008. In questo caso, l’operazione sul mercato secondario è avvenuta non per avere liquidità ma per massimizzare i rendimenti del portafoglio.

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