Questo perché gli istituti devono fronteggiare il calo dei margini dovuto ai tassi ai minimi storici nel Vecchio Continente. All’opposto i fondi si trovano ad attraversare una fase di mercato molto positiva, grazie al consolidamento della crescita economica che favorisce le attività di merger & acquisition.
E Londra, nonostante il referendum che ha decretato la Brexit, resta la capitale mondiale della finanza. Almeno per il momento.