“Si è trattato di un anno cruciale nella realizzazione del nostro piano triennale (che si conclude nell’esercizio in corso, ndr)”, ha sottolineato il group ceo Tidjane Thiam (nella foto). Per poi ricordare che la società è impegnata anche sul fronte del rilancio del business. La cura dimagrante in termini di organico riguarda soprattutto la Svizzera, con 1.600 uscite già approvate entro fine 2018 (finora è stata concessa una buonuscita in grado di coprire la somma dovuta fino all’età pensionabile a chi ha almeno 58 anni). Un numero che a questo punto potrebbe essere ritoccato verso l’alto.
Una volta completato il piano e spesati i costi necessari a incentivare le uscite, Credit Suisse otterrà risparmi a regime per 3,5 miliardi di franchi all’anno. Risorse utili a migliorare l’equilibrio dei conti, offrendo spazio a investimenti nella crescita per 1,5 miliardi all’anno.