Efg, l’affare Bsi è un salasso

L’esercizio 2017 va in cantiere con conti in sofferenza per Efg, una delle più grandi private bank europee. L’ultima riga di bilancio segnala una perdita di 59,8 milioni di franchi, attribuibile soprattutto all’acquisizione di Bsi, banca private ticinese rilevata da Btg Pactual (in passato era appartenuta al gruppo Generali). L’integrazione è stata completata lo scorso anno e ha impattato per 134,1 milioni di franchi.

Ricadute negative sono state generate anche dalla ristrutturazione del portafoglio assicurativo vita, nella misura di 68,5 milioni. Infine è stata disposta una svalutazione di 15,8 milioni a valle del risultato di una controversia legale con un assicuratore a Taiwan.

Il management, guidato dal ceo  Giorgio Pradelli (nella foto) ricorda in una nota che, senza considerare l’impatto negativo di operazioni non ricorrenti, l’utile sarebbe risultato di 165 milioni di franchi, praticamente un doppio del 2016. Pertanto agli azionisti sarà pagato un dividendo, che sarà di 25 centesimi per azione. Per l’esercizio in corso è atteso il ritorno all’utile.

 

 

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