Arriva la fiduciaria per i millennials

Fondata a luglio del 2017 da Angelo Lazzari, ceo del gruppo Arc, Fiduciaria Digitale si è presentata ufficialmente al mercato solo poche settimane fa come la prima struttura, autorizzata dal ministero dello Sviluppo Economico, in grado di offrire i servizi tipici di amministrazione e custodia dei valori mobiliari in maniera completamente digitale. Con sede a Bergamo e uno staff di circa 22 risorse, nonostante non abbia ancora un track record, e debba quindi ancora dimostrare sul campo la solidità del suo business model, le innovazioni contenute nella sua proposta potrebbero avere degli effetti disruptive sul modo in cui fino a oggi sono stati offerti i servizi tipici di una fiduciaria. A illustrarne il funzionamento è Patrizio Lattanzi, amministratore delegato di FD Fiduciaria Digitale.

Qual è il vostro modello di servizio?

Come tutte le fiduciarie, svolgiamo attività di amministrazione e custodia dei valori mobiliari ma lo facciamo utilizzando una piattaforma tecnologica che ci consente di completare tutto il processo – dal contatto con il cliente, alla ricezione delle istruzioni, fino alla firma dei documenti – in maniera completamente digitalizzata.

La piattaforma tecnologica alla base della nostra proposta si basa sulla videofirma e il riconoscimento a distanza: in altre parole, è un sistema che, nel totale rispetto delle compliance, combina i sistemi di video riconoscimento a distanza e la firma elettronica per l’apposizione a distanza della firma sul contratto per garantire al cliente un servizio rapido, comodo da usare e sicuro da ogni punto di vista. Le video call tra cliente e operatore non solo infatti avvengono esclusivamente per il tramite della nostra piattaforma ma sono registrate e custodite in server proprietari.

Non vi è il rischio che la digitalizzazione riduca il livello di personalizzazione e riservatezza tipico del servizio?

Noi riteniamo che nel nostro modello sia invece possibile il contrario. In pratica il cliente può scegliere sempre dove, come e quando accedere al servizio. Per collegarsi con un operatore fissa un appuntamento tramite videocall a cui poi parteciperà semplicemente collegandosi dal dispositivo per lui più comodo. L’utilizzo di processi digitalizzati amplifica poi ulteriormente l’aspetto della riservatezza perché non occorre recarsi fisicamente presso un luogo fisico ed è possibile rivolgersi allo stesso operatore oppure sceglierne uno diverso ad ogni videocall.

Come avviene quindi lo scambio di informazioni tra voi e il cliente?

Avviene sempre tramite la piattaforma, dalla fase di riconoscimento del cliente e dall’acquisizione dei documenti di identità alla gestione del rapporto in quanto tale. Abbiamo eliminato il problema dell’invio della documentazione cartacea: grazie all’uso di sistemi di document management tutti i documenti necessari al clienti vengono caricati sulla piattaforma. In questo modo il cliente può sempre leggere con calma prima di firmare tutte le informazioni disponibili su un determinato prodotto o servizio e consultarlo tutte le volte che vuole. Allo stesso modo il cliente può inviarci documentazione e corrispondenza, inclusa quella relativa alle indicazioni di voto in assemblea, senza doverla consegnare a mano con un notevole risparmio di tempo e di procedure. Ma non si tratta dell’unico vantaggio per il cliente: la digitalizzazione permette al cliente di effettuare un costante monitoraggio sugli investimenti effettuati e di sfruttare l’efficienza della compensazione fiscale.

Cosa significa essere una fiduciaria indipendente e nativamente digitale?

La tecnologia e l’indipendenza sono nel nostro Dna. Siamo nati all’interno del Gruppo ARC che è a sua volta un soggetto finanziario nativo digitale. La sua caratteristica principale è quella di aver interpretato la trasformazione digitale come l’opportunità di offrire ai clienti le soluzioni finanziarie che desiderano. La tecnologia deve essere guidata dai bisogni e ha un valore nel momento in cui ne facilita la risposta. L’indipendenza ci permette di operare senza conflitti di interesse e con una struttura di costi molto trasparente. Amministriamo il patrimonio affidatoci ad un costo fisso annuale a prescindere dall’ammontare delle somme gestite per conto del cliente.

Qual è il vostro cliente di riferimento?

I nostri clienti sono quelli tradizionalmente serviti dalle fiduciarie, e quindi affluent e Hwni, ma non escludiamo in futuro di poter portare alcuni servizi anche presso una fascia di clientela con disponibilità inferiori dato che tra i nostri plus rientra anche il fatto di avere una commissione “flat” di 600 euro l’anno. Sicuramente la nostra proposta però va nella direzione dei bisogni dei millennials di oggi e quindi dei clienti di domani, abituati ad avere lo smartphone sempre in tasca, a pagare e ad acquistare in mobilità. E quindi, in futuro, anche a scegliere i propri investimenti senza dover andare in banca.

 

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