Il private equity italiano si rimette in marcia

Il 2017 è stato caratterizzato da uno stop nella crescita del private equity, ma l’anno da poco iniziato potrebbe segnare la ripresa del processo di crescita. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro annuale Italian Private Equity Forum organizzato a Milano da Unquote e dallo studio legale Gatti Pavesi Bianchi.

“Nonostante il calo del 2017”, racconta il partner dello studio Carlo Pavesi (nella foto), “il valore totale registrato l’anno scorso ammonta a quasi il doppio di quello delle operazioni concluse nel 2012, pari a 4,1 miliardi di euro. Il valore del private equity italiano totale è aumentato ogni anno tra il 2012 e il 2016, quando si è registrato un record di 14,3 miliardi di euro di operazioni sostenute dai fondi”. È  degno di nota anche il fatto che i 7,6 miliardi di euro dello scorso anno rappresentino la terza migliore annata dall’inizio della crisi finanziaria.

Il 2018 è partito con il passo giusto, con tre record registrati nel primo trimestre: vi sono state sette operazioni superiori a 100 milioni di euro (il maggior volume di operazioni di grande valore in un primo trimestre); 4,7 miliardi di euro è stato il più alto valore totale nei primi tre mesi di un anno; il Q1 è stato anche teatro del maggior volume mai registrato (34 operazioni).

Il settore finanziario si è dimostrato il più forte in termini di attività nel biennio 2016-17, con il 25% del valore complessivo di operazioni. Gli altri settori che hanno fatto riscontrare ottimi risultati sono quelli dei titoli industriali e dei prodotti chimici e tecnologici.

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