Faro dell’antiriciclaggio sui private banker

Nel collocamento di prodotti e strumenti finanziari vi è un rischio sistemico di riciclaggio derivante dalla carenza di segnalazioni relative alle operazioni sospette. E’ quanto si deduce dalla lettura dell’ultimo rapporto dell’Unità di informazione finanziaria, braccio antiriciclaggio della Banca d’Italia. “Nel comparto bancario sono state condotte verifiche sull’attività di private banking svolta attraverso consulenti finanziari”, si legge nel report.

In particolare, gli esperti di Via Nazionale rilevano aree di debolezza “nella condivisione tra la rete di vendita e la funzione antiriciclaggio delle informazioni sul profilo soggettivo della clientela nonché difficoltà di intercettare operatività articolate tra società ed enti collegati”.

L’Uif da una parte riconosce che le funzioni di controllo interno delle società di distribuzione e collocamento sembrano funzionare sul versante del monitoraggio dell’attività ordinaria dei consulenti, dato che buona parte delle denunce sui comportamenti a rischio degli uomini della rete provengono dalle mandanti), ma vi sono delle lacune sul versante dell’analisi e della lavorazione dei dati che giungono dai consulenti.

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