Wealth management: c’è spazio per chi innova

“La concorrenza non deve spaventare, ma piuttosto essere uno stimolo al miglioramento continuo”. Alessandro Beggio, capo della divisione wealth management di AQA Capital, commenta così la domanda sull’opportunità di portare la wealth management company in Italia in una fase del mercato non facilissima per l’offerta.

 

 

Qual è il vostro profilo?

AQA Capital è nata nel 2015 e si rivolge a un target sia istituzionale (banche, family office, intermediari) ,che private, con servizi personalizzati di management company, investment e wealth management, con la gestione di portafogli e la creazione di fondi europei Ucits e alternativi Aif in ambito mobiliare, private equity, real estate e club deal.

La società ha un team che si compone di 21 professionisti, anche con le recenti aperture della branch in Italia e dell’ufficio di rappresentanza a Praga.

 

Perché lo sbarco in Italia?

E’ uno sbocco naturale per Aqa Capital sia per la prossimità geografica con la casa madre, sia per l’origine di alcuni partner fondatori, oltre a essere un mercato interessante e con molte opportunità per un player indipendente.

Milano ci sembra la logica scelta come prima sede della branch italiana perché è riconosciuta come la capitale finanziaria del Paese ed anche perché con il dopo Expo sta vivendo una fase di nuovo sviluppo ed energia.

Il nostro modello prevede una pluralità di soggetti coinvolti, con il cliente come baricentro che sceglie la banca depositaria e Aqa Capital che agisce con un mandato di gestione personalizzato.

Tornando alla sua domanda, la branch italia punta alla commercializzazione dei servizi di management company e wealth management. In quest’ultimo ambito sta proseguendo l’attività di selezione e reclutamento di professionisti e si pone l’obiettivo di inserire almeno altri 10 private banker nei prossimi 12 mesi, con meccanismi a incentivo con performance fee sui risultati conseguiti.

 

Come vi relazionate con altri operatori del vasto mercato della gestione dei grandi patrimoni?

Siamo sempre alla ricerca di collaborazioni e partnerships con family offices ed operatori istituzionali.

Il mercato italiano sta vivendo gli effetti dell’introduzione della Mifid 2, che potrebbe regalare degli interessanti rimescolamenti dal lato intermediari, per le importanti novità che porta con sé.

Questo porterà senza dubbio a una sempre maggiore ricerca da parte dei clienti di servizi e performance, con realtà di nicchia come Aqa Capital che dovrebbero trarne beneficio.

 

Parliamo un po’ di lei: di cosa si è occupato prima di questa esperienza professionale?

Dopo la laurea in Mercati finanziari conseguita alla Bocconi, ho iniziato a lavorare tra Milano e Londra presso una boutique specializzata in advisory per l’m&a. Ho poi fondato un family office svizzero focalizzato nella gestione degli investimenti liquidi ed alternativi per famiglie ed imprenditori.

 

Quali sono le sue passioni e come queste incidono sull’attività quotidiana?

 

L’attività durante la settimana è molto intensa Durante il weekend mi piace vivere e godermi la famiglia. Con la mia compagna condividiamo tanti interessi ed una visione orientata al continuo accrescimento e investimento personale e nei nostri bimbi.

Questo è uno dei motivi per il quale adoriamo viaggiare: ogni volta abbiamo la possibilità di metterci in discussione e vedere la vita da un altro angolo. Lavorando poi nello stesso settore i momenti di challenging si moltiplicano.

A latere poi mi piace molto l’arte contemporanea.

 

Quali sono a suo avviso le qualità più importanti per un manager del finance?

Non vorrei essere noioso ad elencare le solite qualità che vengono menzionate, ma se devo scegliere quelli che ritengo i punti cardine penso che sicuramente l’onestà e l’etica intellettuale siano assolutamente chiave, soprattutto se si vuol creare un progetto di lungo termine che duri nel tempo e che sia sempre piu’ credibile ed attrattivo per nuovi talenti e per la crescita dello spirito di team.

La tenacia, la perseveranza e la passione sono qualità che ogni mattina devono farci alzare dal letto con la voglia costante di fare e sviluppare nuovi progetti e migliorare quelli esistenti, unite all’aspetto critico ed alla capacità di ascoltare chi ti sta’ vicino e ti dà preziosi consigli.

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