Bper, il futuro è advisory e wealth management

Bper mette il turbo sulla consulenza. Il piano industriale della banca per il triennio 2019-2021, presentato in Milano nella mattinata di oggi, inserisce tra i punti chiave del futuro i settori con un significativo contenuto commissionale, come il bancassurance, il wealth management e la global advisory dedicata alle imprese.

Bper, le operazioni degli ultimi mesi

Gli ultimi mesi di Bper sono stati all’insegna delle operazioni strategiche, grazie all’acquisto di tutte le azioni ordinarie e privilegiate possedute dalla Fondazione di Sardegna nel Banco di Sardegna, all’acquisto in contanti del 100% di Unipol Banca e all’acquisto in contanti con Banca Popolare di Sondrio del 39,99% di Arca sgr.

Bper, il piano strategico per il wealth management e l’advisory

Per il futuro la società adotterà una strategia che punterà appunto al “full potential” del wealth management, seguendo le seguenti direttrici:
-Rafforzamento delle fabbriche prodotto, con accentramento dell’attività relativa ai servizi di investimento e valorizzazione della Sicav lussemburghese in chiave multimanager per la clientela private e personal.
-Sviluppo e specializzazione del modello distributivo, con centri dedicati alla clientela private, unità dedicate ai key client e rete di consulenti finanzairi di Unipol Banca (curiosità, nelle slide di presentazione vengono definiti “promotori finanziari”, termine ormai non più in uso).
-Razionalizzazione e innovazione dell’offerta, con rimodulazione delle linee di gestione patrimoniale e sviluppo di un’offerta ad hoc per la clientela ad alto potenziale

Sul fronte della global advisory per le imprese, la società ha così definito i punti cardine del rafforzamento del servizio:
-Rafforzamento di team di specialisti multi-servizi focalizzati sulle esigenze finanziarie e consulenziali dei clienti
-Creazione di team di professionisti altamente specializzati in alcuni settori industriali ad alto potenziale
-Supporto ai clienti a elevato potenziale nella gestione degli eventi straordinari quali accesso al mercato dei capitali e finanzia per la crescita.

A margine di queste valutazioni la società ha chiarito, tra le altre cose, il profilo di evoluzione del proprio modello distributivo, che partirà dalla razionalizzazione del footprint territoriale, con chiusura di circa 230 filiali, di cui il 50% circa entro il 2019. Sarà infatti portato avanti un nuovo modello di filiale e di gestione delle attività transazionali, con diffusione di filiali cashless e cashlight, installazione di machine-self evolute e creazione di filiali lean con format coerenti al mercato presidiato.

“All’interno del piano troveranno spazio numerose azioni di valorizzazione del nostro personale, da sempre il nostro asset più importante, con iniziative mirate alla crescita delle competenze professionali e all’ulteriore miglioramento delle condizioni lavorative” ha commentato Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper Banca.

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