Efg torna in utile e fa shopping in Australia

Ritorno al profitto per Efg, che chiude l’esercizio 2018 con un utile netto di 70 milioni di franchi, contro la perdita di 60 milioni dell’esercizio precedente. L’utile netto rettificato, che esclude i costi di assorbimento dell’istituto ticinese e altri fattori straordinari, è salito del 16% a 192 milioni.

Con questo esercizio il gruppo bancario zurighese ha completato l’integrazione della Bsi, Banca della Svizzera Italiana, in passato sotto il controllo di Generali.

Efg torna all’utile

I ricavi di Efg sono passati da 1,20 a 1,17 miliardi. I deflussi provocati dalla fusione con BSI sono ammontati a 4,6 miliardi (nel 2017: 8,2 miliardi), ai quali fanno da contraltare 2,5 miliardi di denaro fresco. Secondo quanto deliberato dal cda, è in vista un aumento del dividendo, che dovrebbe salire a 30 centesimi (+5 centesimi). “Abbiamo superato il nostro obiettivo di sinergie di fine anno”, afferma il ceo Giorgio Pradelli (nella foto).  “Stiamo uscendo più forti dall’integrazione”.

Efg punta sull’Australia

L’azienda intende inoltre rafforzare la propria posizione in Australia. Efg International acquisirà una partecipazione del 51% nel fornitore di servizi finanziari Shaw and Partners, che gestisce patrimoni di circa 11 miliardi di franchi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!