Arrivano gli incentivi per gli Eltif

Gli investimenti negli Eltif potranno contare sulla mancanza di prelievo fiscale sui rendimenti generati. Lo prevede n un emendamento al decreto Crescita approvato ieri in commissione Finanze alla Camera. Si tratta di un correttivo rispetto alle intenzioni iniziali di defiscalizzazione, reso necessario da ragioni di copertura.

I benefici fiscali si applicheranno su investimenti annui fino a 150mila euro e fino a un totale di 1,5 milioni complessivi: numeri che lasciano intuire come lo strumento sia adatto soprattutto per la clientela del private banking. A maggior ragione se si considera che il 70% del patrimonio degli Eltif dovrà andare ad asset (come titoli azionari o bond) di società: non finanziarie, non quotate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di scambi e di piccole o medie dimensioni.

Per beneficiare del vantaggio fiscale, l’investimento dovrà essere detenuto per almeno cinque anni
e il patrimonio raccolto dal gestore non dovrà essere superiore a 200 milioni all’anno fino a un tetto di 600 milioni.

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