Come investire nella città delle arti

Valencia, conosciuta come la città delle Arti e delle Scienze, offre una serie di fondamentali che la rendono particolarmente interessante per il mercato immobiliare. Grazie anche a un clima mite costante, una ricca diversità culturale e storica, riesce ad attrarre migliaia di turisti ogni anno.

La terza città più popolosa del paese iberico è un centro cosmopolita e dinamico.

 

Fondamentali solidi

“Innanzitutto, quest’area genera il 10% del Pil dell’intera Spagna e ha avuto un incremento economico notevole negli ultimi anni, nonostante la crisi, grazie al potenziamento del settore industriale, senza considerare che riceve più di 16 milioni di visitatori nazionali e più di 5 milioni a livello internazionale, posizionandosi subito dietro Madrid e Barcellona”, racconta Angelo Cinel, presidente e amministratore delegato di Wire Consulting, società specializzata nell’advisory immobiliare a livello internazionale. “Inoltre il tasso di disoccupazione è sceso del 4% rispetto alla media nazionale, contribuendo a fare di Valencia una città florida su cui investire”.

Il mercato immobiliare valenciano delle prevendite è sostenuto anche da costi di mutui particolarmente vantaggiosi: basti pensare al canone di locazione di un bilocale che è pari a 586 euro al mese, mentre la rata di un immobile con le stesse caratteristiche è pari a 338 euro al mese, rendendo quindi più conveniente l’acquisto che l’affitto. Inoltre circa il 35% delle transazioni sono state effettuate da investitori, di cui il 20% è di provenienza internazionale.

 

Cresce l’appeal tra gli italiani

E’ molto alto l’interesse anche da parte dei compratori internazionali, che valgono il 33,58% della transazioni. “Fino a qualche anno fa fli italiani erano tiepidi verso questa piazza, ma l’atteggiamento sta cambiando”, racconta Cinel. “Il capoluogo dell’Andalusia ha visto crescere le transazioni del 18% e i valori del 14% nel corso dell’ultimo anno, ma i prezzi restano comunque intorno alla metà rispetto a quelli di Barcellona e a un terzo nel confronto con Madrid.

“Riteniamo dunque che Valencia sia una località adatta per l’investimento nel mattone”, spiega Cinel, “con una segmentazione per necessità del potenziale acquirente”. Nei quartieri turistici come Ruzafa e Maritmo-Puerto il prezzo medio è di 1.400 euro al metro quadro, mentre in quelle più residenziali e tranquille come La Seu e La Xerea si scende a 1.300 euro. Per non parlare degli spazi verdi e dei parchi che caratterizzano Valencia, come ad esempio il quartiere di Canovas, circondata da bellissimi palazzi, ma anche da tutti i servizi utili come ristoranti e bar. Oppure altre zone da tenere in considerazione per l’acquisto di un immobile riguardano le aree universitarie per l’affitto a studenti, in particolare a Benimaclet, Algirós, Aragon e Amistat.

 

Prospettive interessanti

Concludendo, Wire Consulting ritiene che questa città possa offrire molte soddisfazioni per gli investitori, con una redditività netta da locazione tra il 5,5% e il 6%, con tendenza a crescere nei prossimi anni perché la città continua a svilupparsi.

I rischi, come sempre, non mancano. “Occhio all’euforia di questo momento, che sta spingendo alcuni proprietari a proporre prezzi del 20% più alti rispetto al valore di mercato”, conclude Cinel.

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