Credem, private banking alle grandi manovre

Acquisire 1.800 nuovi clienti, reclutare almeno 15 nuovi private banker per raggiungere 293 professionisti complessivi e aumetare gli asset under management di 900 milioni di euro di nuova ricchezza per superare i 20 miliardi di euro di masse totali. Come da comunicato, sono questi gli obiettivi da raggiungere nel 2019 della divisione private banking Credem, specializzata nella gestione dei clienti con un patrimonio superiore ai 500 mila euro e guidata dal Responsabile Gianluca Rondini.

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Nei primi quattro mesi dell’anno il private banking Credem ha già registrato una crescita degli asset under management di 200 milioni di euro, ha raggiunto 495 nuovi clienti e reclutato tre nuovi private banker.

La divisione ha un modello di servizio che si caratterizza per l’elevato livello di consulenza in ambito finanziario e su temi di protezione e pianificazione familiare in forte sinergia con i prodotti ed i servizi bancari tradizionali offerti dalla rete territoriale e dalle società del gruppo. I 38 centri private presenti sul territorio nazionale nelle principali filiali Credem rappresentano centri di eccellenza, che esprimono elevati livelli in termini di competenze ed ampiezza del servizio offerto, grazie alle sinergie generate con le altri reti commerciali della banca (corporate e small business in particolare) ed al supporto di Euromobiliare Advisory Sim, centro di competenze del Gruppo Credem in materia di consulenza e punto di riferimento in tale ambito per tutte le reti.

“Nel nostro modello di servizio è previsto che i private banker gestiscano l’intero nucleo familiare, con particolare attenzione alle nuove generazioni, che rappresentano la continuità patrimoniale e relazionale della nostra clientela”, ha dichiarato Gianluca RondiniResponsabile private banking Credem (foto a destra). “Abbiamo ideato una serie di strumenti e servizi dedicati”, ha proseguito Rondini, “studiati sulle loro esigenze specifiche. Abbiamo anche lavorato molto sulla personalizzazione delle soluzioni  di contatto con la banca attraverso web collaboration, app dedicate e servizi on line pensati per soddisfare le diverse esigenze di contatto che i nostri clienti più giovani possono manifestare, anche in tema di autonomia operativa” ha concluso Rondini.

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