Semestrale in chiaroscuro per Lgt

Lgt ha chiuso il primo semestre con utili per 155,6 milioni di franchi, in calo dell’11% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. A pesare è stato soprattutto il rallentamento della componente commissionale, oltre a una riclassificazione di alcune voci di bilancio. Il rapporto costi / ricavi è migliorato al 72,6% a metà 2019 rispetto al 74,0% a fine 2018.

Intanto, tra gennaio e giugno i nuovi capitali entrati nella divisione private banking sono cresciuti del 6% rispetto alla fine del 2018 e questo fa ben sperare per i conti dell’intero esercizio in corso. Inoltre le attività gestite sono aumentate dell’8% a 215 miliardi di franchi rispetto alla fine del 2018.

La banca appartenente alla famiglia reale del Liechtenstein si prepara a sbarcare in Italia.  Ha infatti scelto di affidarsi ad Andrea Cingoli, ex amministratore delegato di Banca Esperia con trascorsi in Bil e Ubs. Nelle scorse settimane a Milano lo svizzero Andrea Lorenzo Bergaminim per conto della Lgt Bank Schweiz, controllata elvetica del gruppo del Liechtenstein, ha costituito la Lgt Italia Sim con un capitale di 1,5 milioni di euro.

Cingoli è anche presidente del cda, composto anche da Bergamini e Giorgio Hassan. La sim è vigilata anche da un consiglio di sorveglianza presieduto dall’austriaco Thomas Piske, affiancato dallo svizzero
Olivier de Perregaux (cfo di Lgt), dal tedesco Florian Dürselen e dall’italiano Franco Guido Roberto
Fondi.

 

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