Consulenti, come non soccombere allo stress

Roberto Cannataro

Di stress si parla continuamente. È sulla bocca di tutti e anche sui media è uno dei temi più dibattuti. Per questa ragione, insieme con il mio gruppo di lavoro e in collaborazione con il dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria stiamo cercando di mettere a punto un metodo valutativo che si addica a soggetti che normalmente hanno a che fare con la gestione dello stress. Vi rientrano i manager, così come i private banker.

Studio in corso

La nostra ipotesi è che le persone che operano in questo campo in maniera brillante hanno, oltre alle evidenti capacità manageriali, una migliore gestione dello stress che permette loro di essere brillanti anche in condizioni che per la media delle persone sarebbe impossibile da gestire.

In effetti la prima valutazione sarà quella ormonale, in quanto il nostro organismo risponde tramite il sistema endocrino allo stress, quindi il rapporto tra cortisolo e testosterone che negli uomini dovrebbe essere a favore di quest’ultimo.

Il ruolo della tiroide

Da considerare anche la funzionalità della tiroide, che – sotto l’egida dell’ipofisi – regola il metabolismo energetico, la temperatura corporea, lo stato di allerta.

Lo studio da parte dell’ipofisi due ormoni legati tipicamente alla gravidanza e all’allattamento nelle donne, secrete anche negli uomini in risposta allo stress, ovvero l’ossitocina e la prolattina.

Tra cibo e geni

Rientrano in questo contesto i radicali liberi e come si risponde ad essi. L’importanza deriva dal fatto che sono mediatori dell’azione del cortisolo e quindi dello stress, ma probabilmente non si può evitare di produrne. Di certo c’è che se ne potrebbe avere una gestione migliore, come sottolineato in articoli precedenti. L’alimentazione e l’integrazione alimentare riescono a fare molto nella gestione dei radicali liberi e quindi dello stress. Da qui la raccomandazione di assumere regolarmente frutta e verdura di stagione, nonché olio extravergine di oliva.

Infine, mettendo insieme le nostre expertise, arriveremo alla valutazione di un pannello di miRNA, specchio di come i geni stanno lavorando in quel dato momento. In pratica un’impronta digitale che ci dirà se una persona può essere tagliata per gestire situazioni di stress e come si possono evitare incidendo sulle abitudini di vita e alimentari.

 

 

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