In cerca di un equilibrio attivo

Ultimamente, per una serie di fortunati eventi, mi sono trovato a dover preparare dei velisti per delle regate amatoriali. Per prima cosa mi sono dovuto informare, analizzando video e raccogliendo una serie di informazioni, anche con esperienza diretta.

L’argomento mi ha molto interessato e la ricerca continua, ma già i dati raccolti mi permettono di mettere il focus su alcuni aspetti di una preparazione prima di base, poi specifica in base al ruolo e al tipo di imbarcazione.

Mi piace però pensare che in prima battuta tutti i membri di un equipaggio debbano essere atleticamente preparati.

 

Aspetti da curare

Gli aspetti che più di altri prenderei in considerazione, sono: forza resistente soprattutto dei muscoli della parte alta del corpo, gran lavoro sul cuore e gli erettori spinali, tantissimo lavoro di propriocezione e quello che chiamo “equilibrio attivo” ossia la capacità di compiere movimenti anche con attrezzi, ma in riduzione della stabilità, mantenendo sempre alti livelli di attenzione. Non per ultimo, un ottimo lavoro di allungamento e mobilizzazione del tratto cervicale. La resistenza alla fatica in generale è la condizione primaria, quindi un periodo adattativo con allenamenti cardio soprattutto a intervalli tra bike, corsa e vogatore.

Andando poi nello specifico della preparazione, non mi affiderei al lavoro sulle macchine isotoniche, preferendo gli allenamenti di functional training, enfatizzando il lavoro della parte alta con trazioni e spinte. La cintura addominale e gli erettori spinali verranno allenati soprattutto con isometrie su angoli specifici per coinvolgere non solo gli addominali, ma tutta la catena di muscoli che il velista deve attivare come per esempio la posizione al trapezio sulle barche tipo laser. Oltre che allenamenti specifici su tavolette e balls, cercheremo di compiere gli esercizi per la parte superiore ma amplificando l’instabilità lavorando su tavolette o in appoggio monopodalico.

 

L’importanza dello stretching

Altro capitolo molto importante è l’attenzione verso lo stretching. La schiena e il tratto cervicale vengono molto sollecitati, quindi esercizi di allungamento e mobilizzazione sono di primaria importanza, soprattutto per il velista non più giovanissimo.

Ormai la preparazione atletica ad uno sport fatta con il solo lavoro sul campo è stata abbandonata. I professionisti di qualunque sport, vela compresa, oggi prima di tutto sono dei grandi atleti.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!