Private banker, ecco quanto guadagnano davvero

Spesso sono invidiati dai consulenti finanziari perché possono contare su un contratto da dipendenti che li mette al riparo nelle fasi difficili dell’economia. Ma quando si parla di compensi, conviene davvero essere private banker o non è forse preferibile l’autonomia, collegata a percentuali sui prodotti  e servizi offerti.

La risposta arriva da Aipb, l’associazione italiana che raggruppa gli operatori del pb nel mercato nazionale. La retribuzione globale annua supera gli 88 mila euro, sommando il compenso lordo, importi discrezionali (una tantum), premio aziendale o di risultato e bonus di breve termine e/o degli anni precedenti del periodo di competenza.

Una somma non così comune da raggiungere tra i dipendenti di altri settori, ma sensibilmente inferiore ai livelli retributivi di un dirigente, che solitamente sono a cinque a zeri.

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